Dal bar Viola a Washington D.C., fatti che ci riguardano direttamente

Carbone in ogni parte del mondo da parte della Befana.

L’ordigno esploso la scorsa notte nel bar Viola di corso Matteotti, così come le ultimissime notizie dei disordini nella capitale degli Usa, hanno dato il via al 2021 minando il clima di speranza con cui lo avevamo atteso, forti delle prime vaccinazioni anti-covid 19.

Per entrambi gli avvenimenti, distanti migliaia di kilometri e riguardanti aspetti civili apparentemente diversi, sarà importante capirne gli sviluppi, ma di certo l’accaduto, estremamente grave, dimostra il logorio a tutto tondo dei sistemi democratici occidentali.

La bomba carta nel bar Viola era inaspettata, soprattutto in un momento in cui le attività di ristorazione stanno già pagando un prezzo altissimo per le misure pandemiche; inimmaginabile anche la sospensione della seduta del congresso Usa che stava verificando i risultati dalle elezioni presidenziali; eppure i due fatti sono successi e di certo, per quanto assurdi, non nascono oggi e quindi occorre porsi le giuste domande e darsi, prontamente, le necessarie risposte.

Atti gravi che di certo riguardano tutti:

1 – perché sono manifestazioni diverse di un attacco alle libertà democratiche;

2 – perché ogni atto di violenza, se non condannato e contrastato nell’immediatezza, prima o pio diventa un male travolgente per l’intero contesto sociale, senza temere confini né oceani.

Cammino raccoglie e rilancia l’invito che corre in rete per “un caffè al bar Viola”: ha già riaperto nonostante “i cerotti” e sarà bello gustarselo nel dopo-epifania dolcificandolo con quella solidarietà degna di una società civile.

 

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