L’Università di Catania ha avviato un progetto DELIAS per lo “Sviluppo e applicazioni di materiali e processi innovativi per la diagnostica e il restauro di beni culturali” del Distretto ad alta tecnologia per l’innovazione nel settore dei beni culturali in Sicilia. Il progetto vede il coinvolgimento di tre  DipartimentiFisica e Astronomia “Ettore Majorana” (DFA); Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica (DIEEI) e  Matematica ed Informatica (DMI), per il tramite dei gruppi di ricerca dei docenti Giuseppe StellaCarlo Trigona e Filippo Stanco. Responsabile scientifico del progetto è la docente di Fisica Applicata Anna Gueli.

L’attività di studio e ricerca scientifica riguarda siti monumentali e manufatti di interesse archeologico e storico-artistico. E’ il caso di un carretto siciliano decorato con la tecnica e la maestria tipica degli artigiani floridiani.

Gli strumenti tecnologici utilizzati sono diversi, tra i quali dei living sensors, sensori green basati su piante e terreni utilizzati come dispositivi elettronici “rispettosi” delle opere d’arte e non solo, non nocivi a zero impatto ambientale. Tali sensori permetteranno di misurare alcuni parametri d’interesse per la corretta conservazione del carretto, come umidità, temperatura e radiazione luminosa presenti nelle sale espositive.

Sarà anche effettuato uno studio della tavolozza cromatica e una scansione tridimensionale di alcuni suoi elementi.

Il laboratorio nel museo: per valutare la metodologia e i dispositivi messi a punto, tramite un approccio multidisciplinare alla materia, come spiega la responsabile scientifica Anna Gueli.

Grande soddisfazione espressa dalla direttrice del museo etnografico, Cetty Bruno per la grande valenza scientifica del progetto. Un importante riconoscimento per la struttura museale e le opere che ospita.

Il progetto che avrà termine in autunno con la comunicazione dei risultati dell’attività svolta, prevede una cerimonia conclusiva.

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