Il quartiere di Akradina viene coinvolto in un progetto di ampio respiro. Mimesi Fest è evento che parte dall’arte, non solo come estetica ma anche come occasione di presa di coscienza, consapevolezza, coinvolgimento, partecipazione e spinta al cambiamento.

L’organizzatore è Carlo Alberto Giardina, trentenne siracusano, affermato illustratore digitale e street artist, a causa del lockdown si è dovuto reinventare. Tornato a casa ha deciso di mettere la sua  creatività a disposizione della città.

Le case comunali di via Antonella da Messina saranno protagoniste di questo evento. Quattro pareti di 12 metri per lato da destinare a murales ma non solo. Gli alunni dell’Istituto Comprensivo Verga saranno impegnati nell’attività di pulizia della Balza Akradina, in collaborazione con Riutamoci e PlasticFree Siracusa. Non mancheranno incontri a tema con studiosi e naturalisti per rendere protagonista la musica.

La divulgazione scientifica sarà affidata ad esperti del settore: alla presidente dell’Area marina protetta, Patrizia Maiorca, all’ornitologo Renzo Ientile, alla biologa marina Linda Pasolli, all’archeologo Fabio Caruso e Sebastiano Mazzarino dell’associazione Sea Shepherd impegnata nella difesa dell’ambiente marino.

La proposta di Giovanni all’amministrazione comunale di Siracusa ha trovato un riscontro positivo nel sindaco Francesco Italia che ha riconosciuto nel giovane talento e nel suo progetto la consapevolezza ambientale, di transizione energetica, di patrimonio naturale e culturale. Il progetto rientra nelle opere di rigenerazione urbana.

Altri artisti oltre Giovanni Giardini saranno protagonisti del progetto: Alice Lotti, Alesenso (Alessandra Senso) e Fabi o Guarino. Ognuno avrà un tema legato ad un luogo o elemento importante per Siracusa: la preservazione, rappresentata dalla riserva naturale del Ciane; la rivalutazione, prendendo come oggetto il Tempio di Zeus; la salvaguardia, che rimanda all’Area marina protetta; e la rigenerazione, il cui spunto saranno i ricci di mare, un simbolo della cucina siracusana che per non scomparire necessità di consumi limitati ad alcuni periodi dell’anno e del fermo biologico.

Giovanni Giardina è convinto del forte impatto dell’opera muraria sulle persone. La percezione dello spazio condiziona il comportamento. La cura di sé non è slegata dalla cura dell’ambiente: questa la sintesi del pensiero dell’artista che afferma “Il concetto di mimesi per l’artista significa operare in maniera simile alla natura, significa generare trasformazione attraverso un percorso di consapevolezza e un processo di rigenerazione silenziosa e necessaria”.

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