‘Sinodo’ è una parola antica nella Tradizione della Chiesa, il cui significato attinge ai temi più profondi della Rivelazione. Deriva dalla congiunzione di due termini greci: syn (preposizione che esprime unione, compagnia: “insieme, con”) e hodòs (sostantivo che significa “cammino, via” od anche “stile, condotta di vita”). Indica, dunque, il cammino che il popolo di Dio è chiamato a percorrere insieme. Attraverso questo Sinodo indetto da papa Francesco, la Chiesa è chiamata oggi a riscoprire le sue radici profondamente sinodali, così come apparivano nella Chiesa delle origini, descritta da Luca negli Atti degli apostoli. Questo comporterà un processo volto ad imparare – umilmente, insieme – come Dio ci chiama ad essere Chiesa nel terzo millennio.
Ci apprestiamo a vivere una stagione di profondo rinnovamento. Non si tratta di dare una revisione a strutture organizzative che possono apparire logore e non al passo con i tempi, ma di ritornare ad adottare uno stile che consenta alla Chiesa di prendere coscienza della sua identità di popolo di Dio che cammina nella storia verso il compimento del Regno. Come afferma la Commissione Teologica Internazionale per il Sinodo, «la sinodalità è dimensione costitutiva della Chiesa. Non designa una semplice procedura operativa, ma esprime la forma peculiare in cui essa vive ed opera». La sinodalità, dunque, dovrebbe esprimersi nel modo ordinario di vivere e di operare della Chiesa.
Due le particolarità di questo Sinodo. La prima: mentre i Sinodi recenti hanno esaminato temi come la nuova evangelizzazione, la famiglia, i giovani, l’Amazzonia, il presente Sinodo si concentra sul tema specifico della sinodalità nella vita della Chiesa. La seconda: a differenza dei Sinodi precedenti, quello attuale non è più soltanto un’assemblea di vescovi ma un cammino a cui sono chiamati tutti i fedeli, in cui ogni Chiesa locale ha una parte essenziale da svolgere, parrocchie e comunità religiose, associazioni e movimenti, …
Il processo sinodale che stiamo intraprendendo è guidato da una domanda fondamentale: “Come avviene oggi questo “camminare insieme” a diversi livelli (da quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di annunciare il Vangelo? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?” (Documento preparatorio, 2)
In questa luce, l’obiettivo è quello di ascoltare, insieme all’intero popolo di Dio, ciò che lo Spirito Santo sta dicendo oggi alla Chiesa.
La nostra Chiesa locale ha dato avvio alla fase diocesana del Sinodo, con la celebrazione del Vescovo Lomanto in Santuario lo scorso venerdì 5 novembre, con la consegna ai fedeli della sua lettera pastorale Ut sint consummati in unum, e con la costituzione della équipe di coordinamento e di accompagnamento del cammino diocesano del Sinodo.
Si parte, allora. Buon cammino sinodale a tutti.
(*) Editoriale dello speciale tipografico di Cammino del 7 novembre 2021.
- Nella foto in evidenza papa Francesco e l’arcivescovo Lomanto in Vaticano.