Per la Chiesa della Speranza
La Reliquia del Corpo di Santa Lucia è tornata a Venezia. Ormai è tempo di consuntivi per la storica “Peregrinatio” vissuta in ben tre Diocesi della Sicilia Orientale.
Al termine di giornate veramente eccezionali, si possono avviare numerose riflessioni. Fra le tante, a caldo e a margine, se ne potrebbe brevemente osare una sulla “regìa dei preti” in tutto questo sorprendente evento senza precedenti, realizzato intensamente in ben diciassette giorni.
La complessiva organizzazione ecclesiastica ha manifestato indubbiamente una notevole e positiva tensione “di squadra” che ha permesso il raggiungimento di obiettivi molto impegnativi e sopratutto molto delicati. Si è sperimentata una responsabile direzione e una rigorosa supervisione, almeno nelle più importanti fasi della “Peregrinatio” di Lucia.
La Chiesa, nel suo complesso, ha espresso una notevole capacità di coinvolgimento, sia a livello istituzionale che popolare. Pur con gli inevitabili grossi limiti umani, non si può negare che i preti siono stati i principali protagonisti organizzativi a Venezia, Siracusa, Carlentini, Belpasso, Acicatena e Catania. “Chapeau” dinanzi agli innegabili risultati popolari ottenuti!
C’è da chiedersi però che cosa abbia animato il lavoro per mettere a punto una così vasta struttura organizzativa e relazionale proprio in una Società sempre più fluida, gassosa ed evanescente.
Sarà stato l’amore per la Chiesa della Speranza? Per la Speranza dell’Uomo sempre più alla ricerca di veri valori per la propria vita? Ai “posteri” le migliori riflessioni