FRANCOFONTE – La poetessa Maria Nivea Zagarella torna ad incontrare il pubblico degli studenti e dei tanti appassionati di libri per parlare dei suoi ultimi lavori, “Parole senza fretta” e “Nuove pagine di critica militante”. Nella suggestiva cornice dell’aula consiliare, al tavolo dei lavori assieme alla scrittrice francofontese sono intervenuti a dialogare anche i relatori Francesco Diego Tosto e Salvatore Borzì presente un folto pubblico composto da studenti e cittadini. Già in più occasioni l’amministrazione comunale ha voluto fare dono dei lavori della scrittrice ai tre istituti d’istruzione superiore della città, fornendo varie copie dei libri pubblicati. L’autrice è stata per diversi lustri apprezzata docente di lettere presso il liceo classico “Gorgia” di Lentini. I temi affrontati in queste nuove pubblicazioni si articolano nella continuità e lungo due binari paralleli e complementari, osservati dall’autrice e criticati sul piano letterario. “Nella poesia della Zagarella la ricerca del senso passa non solo attraverso la riflessione sulla disumanizzazione dell’uomo del nostro tempo e l’apertura del cuore alle tragedie dell’umanità – hanno detto i relatori-. Per realizzarsi in pienezza essa deve ancorarsi alla memoria per incontrare il tempo che ci ha reso quello che oggi siamo, per vivere con maggiore autenticità il presente e proiettarci nella costruzione consapevole del futuro”.
Maria Nivea Zagarella non è nuova a queste sue ufficializzazioni. “Ha pubblicato recentemente anche una raccolta tratta da opere di intellettuali, scienziati e giornalisti contemporanei impegnati in riflessioni che riguardano questioni ambientali, di giustizia sociale, di geopolitica, di autodeterminazione della donna e rapporto fra i generi, non esclusi problemi specifici di psicologia e di approfondimento antropologico del quale l’amministrazione comunale si è fatto promotrice di divulgazione tra gli istituti cittadini- ha detto il sindaco Daniele Lentini- .
E’ una priorità della nostra politica per la promozione culturale degli intellettuali locali”.