Nel 2025 si celebra il 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea (325 d.C.), un evento cardine nella storia del cristianesimo, che diede origine a una delle prime formulazioni del Credo, e in particolare ad una confessione di fede ancora oggi condivisa dalla maggior parte delle Chiese cristiane.
Il Credo di Nicea: una formula che ha attraversato i secoli
Il Concilio di Nicea, convocato dall’imperatore Costantino, rappresentò un punto di svolta nella definizione dell’identità cristiana. I Padri conciliari si riunirono per affrontare questioni teologiche fondamentali, in particolare il rapporto tra Gesù Cristo e Dio Padre, rispondendo alle controversie sull’arianesimo. Il risultato fu la formulazione del Credo Niceno, che stabilì la piena divinità di Cristo e fissò un riferimento dottrinale imprescindibile per tutte le confessioni cristiane.
A distanza di 1700 anni, il Credo continua a essere una fonte di ispirazione e di dibattito, (come dimostrano le tre nuove pubblicazioni di Antonio Ballarò, Simone Morandini e Carmelo Dotolo, ciascuna con una prospettiva unica su questo testo fondativo: Antonio Ballarò, “La forma del Credo. La redazione del simbolo cristiano” in libreria il 28 marzo; Simone Morandini, “Credo in Dio, fonte di vita. Una fede ecologica” in libreria dal 14 marzo; Carmolo Dotolo “Gesù Cristo e i diritti umani. Per un’etica della dignità” in libreria il 16 maggio,
Un anniversario per riflettere sulla fede oggi
I tre volumi offrono prospettive diverse ma complementari, mostrando come il Credo di Nicea non sia solo una formula del passato, ma una chiave per comprendere le sfide della fede nel presente. “Questo libro prova a essere il ‘cioè’ di oggi, un tentativo di spiegare la tradizione senza tradirla”, scrive Stella Morra nella presentazione dell’opera di Ballarò.
L’anniversario del Concilio di Nicea diventa così un’occasione per riscoprire il significato del Credo e il suo impatto nella vita della Chiesa e della società soprattutto nell’anno del “Giubileo della Misericodia” che celebra la fase profetica del Sinodo voluto con determinazione da Papa Francesco.