LENTINI – “Un cuore che ascolta, un mondo che cambia per una maggiore Inclusione che dia speranza oltre l’autismo” E’ lo slogan che ha unito docenti, studenti, relatori e tutti i presenti in occasione dell’evento “Autismo e Inclusione: Nessuno escluso. Se mi ascolti con il cuore vedrai il mondo dal mio punto di vista” che si è svolto presso l’auditorium “Emanuele Ferraro” dell’istituto comprensivo “Guglielmo Marconi” di Lentini. La manifestazione è stata organizzata dai Lions club di Lentini e Priolo Gargallo, ponendo l’attenzione sulla realtà dell’autismo. Ospiti e protagonisti sono stati i ragazzi dell’associazione “La Casa di Toti” e Terence Nardo, un giovane con sindrome di Asperger. Per l’occasione sono intervenuti la dirigente scolastica Mariella Cristiano, i presidenti dei Lions Club di Lentini e Priolo, Maria Teresa Raudino e Rossella Marchese, il vicesindaco di Melilli Cristina Elia, l’assessore alla pubblica istruzione di Lentini Agnese Filloramo, il presidente dei Lions della zona 19 Angelo Lopresti, alunni e docenti. Muni Sigona, ideatrice e anima de “La Casa di Toti”, mamma di Toti che ha un disordine autistico, ha illustrato con passione il progetto: un B&B etico con finalità no-profit, dove ragazzi speciali trovano non solo un’occupazione, ma un percorso di vita. “La nostra missione è l’inclusione”, ha spiegato Sigona. “Vogliamo offrire ai ragazzi un futuro dignitoso e autonomo, garantendo loro un ‘dopo di noi’ concreto”. “La Casa di Toti” non è solo un luogo di lavoro, ma un ambiente protetto dove i ragazzi sviluppano competenze, acquisiscono fiducia e si preparano a un futuro indipendente. Il progetto prevede anche la realizzazione di una struttura residenziale permanente a Modica, con inserimento lavorativo nella struttura ricettiva limitrofa. Tra le testimonianze più toccanti, quella di Rita, madre di Terence, che ha espresso il desiderio di uno spazio per sensibilizzare i giovani sull’autismo, condividendo le preziose riflessioni di suo figlio. Terence, nel frattempo, ha realizzato un sogno importante: frequenta l’università, dimostrando che l’autismo non pone limiti al potenziale di una persona. Terence stesso ha condiviso la sua esperienza, parlando apertamente delle sue emozioni, delle sfide affrontate e dei momenti significativi della sua vita. La presidente Marchese ha elogiato la sua forza e la sua capacità di comprendere e superare i propri limiti. I presidenti dei Lions Club, Maria Teresa Raudino e Rossella Marchese, insieme ad Angelo Lopresti, hanno sottolineato il valore di queste testimonianze, capaci di ispirare e educare. Hanno evidenziato come la vera sfida sia superare i pregiudizi, valorizzare le diversità e costruire una società più inclusiva. “Queste occasioni devono essere da stimolo per un cuore che ascolta in un mondo che cambia”, ha affermato Lopresti. “L’inclusione è la speranza che ci fa vedere oltre l’autismo”. La presidente Raudino ha aggiunto: “Siamo tutti diversi e limitati, ma capaci di sognare oltre gli ostacoli”. L’evento ha rappresentato un momento di profonda umanità, un invito a guardare oltre le apparenze e a riconoscere il valore unico di ogni individuo.