LENTINI – Palazzo Beneventano ha ospitato, mercoledì scorso, la cerimonia di consegna del premio “Padre Sebastiano Castro”, giunto alla sua sesta edizione, voluto ed organizzato dall’ associazione dei Devoti spingitori della vara di S. Alfio. Il premio, alla memoria dell’indimenticabile parroco della chiesa madre lentinese dalla seconda metà degli anni sessanta e fino all’inizio del nuovo secolo, vuol far conoscere le realtà del volontariato operanti nel territorio: a riceverlo, quest’anno, è stato il Centro aiuto alla vita cittadino, che con grande discrezione e tatto, ed altrettanta efficacia, opera per la promozione alla vita attraverso il concreto aiuto a quelle donne in difficoltà che pure dicono sì, comunque, alla vita.

Alla cerimonia, presentata dal giornalista Salvo Di Salvo, ha presenziato, tra gli altri, il sindaco avvocato Rosario Lo Faro e gli assessori Efrem Sanzaro ed Agnese Filloramo oltre ai volontari del C.a.v.. A fare gli onori di casa, il primo spingitore Seby Di Benedetto che ha evidenziato il significato di questo premio, quest’anno nel ricordo di due confratelli recentemente scomparsi, Bruno Gentile e Davide Battiato, mentre il sindaco ha sottolineato la grande valenza sociale del lavoro che, discretamente, il C.a.v. svolge.

Di monsignor Sebastiano Castro, anzi di padre Castro come voleva essere chiamato, un ricordo lo ha tracciato don Antonino Cascio, parroco di S. Antonio e parente di padre Castro, mentre il primo spingitore emerito, Cirino Sambasile, ha letto il profilo biografico del sacerdote. Quindi, dopo la lettura della motivazione del conferimento del premio da parte della giornalista Gisella Grimaldi, la consegna all’indomita presidente, Pinuccia Cassarino. Toccanti ed allo stesso tempo significative le testimonianze sull’attività svolta: bambini destinati a non vedere la vita, che oggi corrono e giocano felici; madri e padri aiutati a portare avanti ed accettare una gravidanza imprevista o non voluta, ma anche tanta solidarietà nei confronti di chi affronta la genitorialità trovandosi nel bisogno o nell’indigenza.

E’ quanto il C.a.v. fa a Lentini, in sinergia con le parrocchie, è quanto ogni C.a.v. fa in Italia grazie alla profetica intuizione di quel grande uomo, grande cristiano, esemplare politico democristiano che fu Carlo Casini. Al C.a.v. di Lentini “Berretta Molla e Simona Centamore” il grazie della città tutta per l’incommensurabile ed impagabile lavoro che fanno di promozione e sostegno alla vita (mentre i “figli d’Ercole” approvano all’Ars a scrutinio segreto la legge ricerca ginecologi abortisti…)!

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