Consapevolezza e sostenibilità, cambia passo
anche il consumo di energia elettrica
Un’idea fortemente innovative, che inizialmente sembrava impossibile da realizzare perché andava a “sfidare” uno dei principi fondamentali dell’elettrotecnica qual é la legge di Kirchhoff (secondo la quale in ogni nodo di un circuito la somma delle correnti entranti è uguale alla somma delle correnti uscenti). Attorno a quell’idea si è andato via via sviluppando un progetto che ha visto partecipare numerosi ed autorevoli partner tecnici, imprenditoriali, centri di ricerca, primari istituti come lo IEMEST di Palermo ed eccellenze come il DIEEI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica) dell’Università di Catania.
Un progetto che ha finito con l’attrarre, nei circa dieci anni di sviluppo, qualcosa come 5 milioni di euro tra fondi pubblici e privati (questi ultimi provenienti in buona parte anche da ben oltre i confini nazionali). Un lavoro di squadra che ha saputo mettere in campo il Gruppo Onda, nato come una start-up una decina di anni fa in un ambulatorio medico, e che adesso da Siracusa lancia la scommessa di uno smart meter – un “contatore intelligente” – in grado di misurare e monitorare in tempo reale, grazie anche ad una specifica app, i consumi dei singoli grandi elettrodomestici collegati alla rete elettrica di casa. Un’innovazione non da poco considerato che, in questo modo, la bolletta diventa più chiara e immediatamente intellegibile consentendo di verificare quanto “consuma” ciascun apparecchio e fornendo indicazioni utili anche in ordine alla maggiore o minore funzionalità ed efficienza del proprio impianto elettrico generale e sullo stato di salute di ogni singolo apparecchio. Poche e semplici indicazioni per scoprire, ad esempio, che la propria lavastoviglie ha consumato 22 euro di energia elettrica, la tv 20, la lavabiancheria 18, e così via. Un vantaggio per la bolletta di casa ma anche, indirettamente, per la più generale fattura elettrica che pesa sull’ambiente: consumare all’insegna della consapevolezza, infatti, aiuta anche aridurre gli sprechi energetici.

Da sx: Tomarchio, Belfiore, Martineses, Sammartino.
Il progetto “Effi100” è stato presentato a Siracusa nel corso di un incontro al quale hanno preso parte l’ing. Luigi Martines, ceo del Gruppo Onda; il prof. Orazio Tomarchio, docente di sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università degli Studi di Catania nonché presidente del corso di laurea in ingegneria informatica dello stesso ateneo catanese, e il prof. Bartolo Sammartino, presidente IEMEST, l’Istituto Euro Mediterraneo di Scienza e Tecnologia. A coordinare i lavori è stata la giornalista Flaminia Belfiore. “Effi100” è una killer application che “lavora” e fornisce dati agganciandosi direttamente al contatore elettrico di casa e dialoga con i diversi devices grazie alla rete wifi.
“Con “Effi100” abbiamo dato vita ad uno strumento unico – ha commentato il ceo del Gruppo Onda Luigi Martines – che sarà in grado di cambiare il paradigma tra cliente e consumatore, declinando i singoli consumi all’interno di casa e fornendo una serie di informazioni, dati e servizi che consentiranno di rendere sempre più chiari e consapevoli i propri consumi di energia elettrica”. A ripercorrere velocemente i dieci anni di intensa e proficua collaborazione per dare vita al nuovo smart meter è stato il prof. Orazio Tomarchio: “L’obiettivo – ha detto – è stato quello di studiare, progettare e realizzare un sistema hardware-software in grado di permettere agli utenti finali di avere piena consapevolezza dei propri consumi elettrici, anche dal punto di vista economico”. Su quali prospettive apra questo progetto si è infine soffermato il prof. Bartolo Sammartino secondo il quale partendo da “Effi100” si dovrà puntare “a sviluppare le tecnologie del così detto modello industria 4.0: iot, e cioè l’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, intelligenza artificiale, big data e molto altro che richiederà anche la formazione di nuove figure professionali”.