Il prossimo 12 giugno 5 comuni di questa provincia saranno chiamati alle urne per rinnovare le proprie amministrazioni comunali. Le municipalità interessate contano complessivamente circa 58 mila abitanti, la metà del comune capoluogo, quasi un settimo dell’intera popolazione provinciale.
Avola, nonostante il leggero decremento dal 2001 rimane sopra i 30 mila abitanti ed è l’unico di questi comuni sopra i 15 mila e quindi voterà con un sistema elettorale che prevede l’eventualità del doppio turno, mentre negli altri centri sarà eletto Sindaco chi avrà ottenuto più voti al termine dello spoglio. Fra questi ultimi Canicattini Bagni, 6570 abitanti, e Cassaro, 724 abitanti, che sono gli enti che registrano una maggiore diminuzione di cittadini; a questi si aggiungono Melilli, 13102 abitanti, e Solarino, 7519, che rispetto all’inizio del nuovo millennio hanno registrato un aumento della popolazione residente.
Solo a Cassaro e Melilli ci saranno i sindaci in carica, rispettivamente Milena Garro e Peppe Carta fiduciosi nel difendere il proprio operato. A contendere loro lo scranno più alto della municipalità saranno rispettivamente Salvatore Pisasale e Pippo Sorbello in una sorta di rivincita rispetto alle precedenti elezioni.
Avola e Canicattini sono accomunati da competizioni “staffetta”. Rossana Cannata, attuale deputata regionale, mira a sostituire il fratello che ha già completato il secondo ed ultimo mandato e questo a sua volta si scalda per sostituirla a Palermo; inoltre ambiscono ad alternarsi con l’uscente anche Antonio Campisi, avvocato penalista del Foro di Siracusa e Corrado Loreto, imprenditore del settore turistico. A Canicattini Bagni l’uscente ha preferito cedere la candidatura a Sindaco a favore del già sindaco Paolo Amenta che quindi sarà in corsa con l’avvocato Danilo Calabrò.
Solarino invece si appresta ad aprire una nuova fase amministrativa scegliendo fra Peppe Germano, Paola Gozzo e Salvatore Oliva.
Come l’elezione diretta dei sindaci ci ha abituato a vedere, gli schieramenti si presentano sostanzialmente come civici, anche se alcuni candidati non nascondo la propria appartenenza partitica o di area.
Di certo i candidati alla carica di primo cittadino, i loro assessori designati e i candidati al consiglio nelle varie liste dovranno fare i conti con l’elettorato municipale che come sempre è assetato di risposte concrete e attento alla storia personale dei candidati. Il tutto in un contesto sociale che fra pandemia e guerra sta vivendo sulla propria pelle tensioni che non dipendono dall’amministrazione cittadina ma che nel palazzo di città possono trovare una prima trincea di solidarietà e conforto.
Sullo sfondo, per tutti i comuni, il voto nella stessa giornata dei quesiti referendari, il cui dibattito stenta a decollare a livello nazionale nonostante la drammatica situazione in cui versa il sistema giudiziario italiano. Aspetto, quest’ultimo, che non dovrebbe passare in secondo piano proprio in questa provincia dove la “mala giustizia” ha influito pesantemente sulle vicende delle amministrazioni comunali, sulla pelle di innocenti amministratori e sulla composizione della deputazione regionale.