SIRACUSA – Si è svolta lo scorso sabato presso la sede dell’Ordine dei giornalisti Sicilia, in via Bernini a Palermo, la cerimonia di consegna delle medaglie ai giornalisti iscritti all’Ordine da cinquanta e trentacinque anni. Sono state consegnate complessivamente 103 medaglie. Prima della premiazione, introducendo la cerimonia, il presidente dell’O.d.g. Sicilia Roberto Gueli ha voluto sottolineare «l’importanza di un momento di convivialità come questo, al quale l’Ordine tiene molto. È un momento di incontro per i nostri iscritti e di confronto, in un contesto in cui stiamo operando per evitare divisioni e andare avanti insieme per superare le difficoltà che avversano la nostra categoria. Ci gratifica il legame con il giornalismo e con i suoi valori da parte dei tanti colleghi che hanno raggiunto il prestigioso traguardo dell’iscrizione da cinquanta e trentacinque anni». Tra i giornalisti pubblicisti di “Cammino” premiati con medaglia d’argento il nostro direttore responsabile, Orazio Mezzio, e Silvio Breci, carlentinese, che è stato collaboratore di “Cammino”; sempre dalla provincia di Siracusa sono stati premiati  il siracusano Salvo Benanti e  il lentinese Sebastiano La Fata con la medaglia per il mezzo secolo d’iscrizione all’albo e Paolo Amato, originario di Canicattini Bagni, con la medaglia d’argento.

Da sinistra: Salvatore Di Salvo (tesoriere regionale e segretarioUCSI Nazionale ), Katia Scapellato (consigliere regionale), Santino Franchina (consigliere nazionale), #RobertoGueli (presidente regionale), Orazio Mezzio (medagli per i primi 35 anni), Salvatore Li Castri (vice presidente regionale), Silvio Breci (medaglia per i primi 35 anni); quattro su sette hanno iniziato con Cammino!

Un traguardo professionale raggiunto, quello dell’iscrizione all’albo da così lungo tempo, che si lega -in maniera inscindibile- alla lunga storia del nostro settimanale. Perché la collaborazione ad una testata -è il caso del nostro direttore- quando è duratura, a prescindere da tutto il resto che si fa, è la prova provata di un legame capace di andare oltre; non solo: è la dimostrazione che anche una  testata, qual è la nostra, svolge un ruolo specifico nel contesto territoriale e sociale in cui opera. E non a caso, conti alla mano, nel tempo è diventata fucina di giornalisti, tutti regolarmente iscritti all’Ordine, che con e grazie a Cammino, hanno avviato il loro percorso professionale e lo continuano ancora oggi. E, viene da aggiungere senza voler essere autocelebrativi, questo intrinseco legame dimostra anche, semmai ve ne fosse di bisogno, quanto sia importante, imprescindibile, il ruolo della stampa locale nel territorio, con i suoi giornalisti a fungere da vigili sentinelle. Non è poesia, non è retorica, ma oggi più che mai, giornalisti attivi, motivati, eticamente responsabili, servono, sono necessari in quanto antidoto alla banalizzazione dell’informazione affidata ai social, ai ‘leoni da tastiera’, a chi senza averne titolo sproloquia su tutto e di tutti! Auguri Orazio, auguri Silvio per un…cammino professionale sempre più pugnace e fecondo.

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