Grazie alle iniziative delle parrocchie della nostra Diocesi, sostenute anche con i fondi dell’8×1000, alla generosa collaborazione dei volontari e degli operatori della Caritas di Siracusa, nel nostro territorio la solidarietà agli ultimi non è venuta meno, nonostante le necessarie  misure di sicurezza imposte dalle autorità civili per contrastare il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus.

In questi giorni, malgrado i notevoli disagi operativi connessi all’epidemia, proseguono pertanto le attività delle parrocchie e della Caritas e vengono soprattutto garantiti i servizi essenziali a famiglie e persone in condizioni di difficoltà, attraverso la consegna di pacchi con pasti preconfezionati oppure con alimentari e prodotti di vario genere (quali pane, acqua, latte, pasta, riso, olio, biscotti, omogeneizzati, brioches, etc.).

Preziose e tenaci, al riguardo, le generose adesioni di volontari, soprattutto per servire i pasti ai poveri ed ai senzatetto, con tutte le necessarie (e talora complicate) cautele imposte dalla sicurezza anti-virus. Edificanti le immagini-testimonianze che, nel silenzio e nel riserbo, vengono quotidianamente registrate, ad esempio, a Siracusa in via Nome di Gesù, nel Pantheon e in San Metodio.

Ma in tutto il territorio diocesano, ovunque, operano sacerdoti e laici che, nei limiti del possibile, si prendono cura dei casi di bisogno noti oppure segnalati. Sono interventi che – in questo periodo – si aggiungono a quelli che tutti i giorni vengono forniti a quanti bussano alle porte delle chiese e delle sacrestie.

Per il coronavirus, in particolare, a Siracusa nei giorni scorsi è stato lanciato lo slogan “Aiutiamo chi aiuta le persone in difficoltà” ed è subito partita nel territorio una raccolta fondi a sostegno della Caritas Diocesana che, in questi giorni, si sta prodigando per riuscire a dare sostegno – soprattutto con i cibi – a quanti sono in serie difficoltà. Il messaggio è velocemente girato su whatsapp e sui social, registrando tantissime adesioni. Per quanti volessero contribuire all’aiuto, l’iban intestato a Caritas Diocesana di Siracusa è il seguente: IT96N0306909606100000017300 (con invito a specificare nella causale ”Emergenza Coronavirus”).

La Caritas diocesana – nell’ambito dei servizi dedicati al servizio di chi, soprattutto in questo momento, versa in condizione di difficoltà ed urgenza – ha elaborato un “form” (modulo-formulario da compilare) utile per l’invio telematico di richieste legate a specifiche problematiche, che sono poi gestite telematicamente dai volontari.

Nel vasto territorio diocesano si è poi sviluppata una sinergia, da parte della Caritas e delle parrocchie locali, con le Amministrazioni comunali. A Siracusa, ad esempio, negli ultimi venti giorni, sono state distribuite  dal Comune aretuseo oltre venti tonnellate di alimenti (attraverso Caritas e Protezione civile). Complessivamente sono state soddisfatte circa duemila richieste da parte di famiglie in condizioni di comprovata difficoltà e fragilità. Un risultato straordinario che dimostra l’efficacia e la validità delle collaborazioni istituzionali nel fornire un aiuto prezioso a un’ampia area di disagio sociale (con l’encomiabile supporto pure di congregazioni e varie associazioni).

E l’emergenza-coronavirus non si fermerà!  Per fornire ai bisognosi il necessario, si rinnovano e ampliano impegni e disponibilità a favore delle persone senza dimora fissa o in condizioni di estrema difficoltà.  Anche a Siracusa partirà la pratica della “spesa sospesa”. Si chiama “carrello solidale” e consiste nell’invito rivolto ai cittadini che fanno la spesa di comprare prodotti alimentari che poi saranno destinati alle famiglie in difficoltà. Il sistema entrerà a regime martedì 31 marzo ed è stato messo a punto dal Comune, che partecipa attivamente con i volontari della Protezione civile e dalla Caritas diocesana.

Charitas Christi urget nos” è il coraggioso e fiero motto che anima in Diocesi questa generosa e complessa sfida di solidarietà nel tempo del coronavirus.

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