L’annuncio della controversa “Fase 2” italiana è stata arricchita da due significative e bene auguranti notizie che riguardano sia il grande nord che il piccolo sud. In entrambi i casi si tratta di opere di ricostruzione di “ponti“.
Sarà stata una coincidenza o la regia di una mente eclettica, fatto sta che lo stesso giorno che a Genova si completava in tempi record la struttura portante del nuovo ponte sul Polcevera, le comunità di Ferla e Cassaro festeggiavano la riapertura del ponte sull’Anapo.
Certo, nonostante l’isolamento sociale, la prima grande infrastruttura ha celebrato questo momento con tanto di Presidente del Consiglio e sbandieramenti vari mentre il ponte sull’Anapo ha potuto apprezzare l’evento con la solitaria diretta Facebook del sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa. Mentre l’opera progettata da Renzo Piano, che ricollegherà l’Italia alla Francia e quindi all’Europa, ha già previste le più moderne dotazioni tecnologiche, il collegamento ibleo fra i più piccoli centri della provincia si è dovuto accontentare del consolidamento strutturale di piloni, giunti e cordoli … per l’asfalto i sindaci dovranno elemosinare altri ulteriori finanziamenti. Tuttavia due diverse regioni dell’Italia stanno dimostrando pari voglia di ripartenza e la ricostruzione dei loro ponti è la migliore metafora di quanto l’intera nazione non possa prescindere dalla necessità di restare uniti.