Siracusa ultima tappa del progetto
Venerdì scorso a Siracusa, presso la sede dell’Urban Center, si è tenuto il convegno “Giovani agenti del cambiamento e partecipazione democratica”.
I giovani al centro della democrazia: questo il senso del Progetto, organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore “A.Rizza” di Siracusa con la collaborazione del Comune di Siracusa, Commissione Regionale Politiche Giovanili ANCI Sicilia, l’Osservatorio Civico Siracusa e della Fondazione RiES e l’Agenzia Italiana per la Gioventù.
Presenti le Istituzioni, il sindaco Francesco Italia, l’assessore Politiche giovanili di Siracusa Marco Zappulla, il prof. Giancarlo Pavano, esperto delle Politiche giovanili ANCI Sicilia, dott. Salvo Sorbello, presidente Osservatorio Civico, ing. Giancarlo Bellina, vicepresidente Confindustria. Diversi i relatori: Enrico Elefante, funzionario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, la prof.ssa Maria Costanzo, referente progetto IISS “A.Rizza”, il prof. Tiziano Salvaterra, direttore rivista Giovani e Comunità locali Trento, la dott.ssa Serena Angioli, rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE, area Gioventù e Sport e il prof. Luciano Monti , condirettore Fondazione per la Ricerca Economica e Sociale ETS.
Obiettivo di questa iniziativa è stato il coinvolgimento degli studenti della città nella definizione delle politiche future, attraverso la familiarizzazione con strumenti e metodologie statistiche, relativi a quattro aree di impatto: Educazione, Lavoro, Benessere e Inclusione nei diversi ambiti, dal locale al nazionale.
La comprensione del Divario Generazionale è stato quindi il punto focale dello studio, ovvero il ritardo accumulato dalle nuove generazioni rispetto alle precedenti nel raggiungimento della propria indipendenza. Dai dati è emerso che la disoccupazione giovanile diminuisce. Da un’attenta lettura però si nota che il flusso in uscita dei ragazzi che ha completato il percorso di studi è in aumento. Da qui la necessità di una corretta interpretazione dei dati e di una politica di gestione del territorio più adeguata.
Il convegno ha fornito molteplici spunti di riflessione. Bisogna incentivare i giovani a rimanere nelle loro comunità, coinvolgendoli attivamente nel processo di cambiamento.
Si tratta di creare una rete, di offrire loro opportunità che li trasformino in promotori del progresso. Le scuole, le istituzioni e i programmi formativi devono svolgere un ruolo fondamentale nel fornire queste occasioni.
Tuttavia, l’azione politica da sola non è sufficiente. È necessaria una collaborazione tra il mondo scolastico e quello lavorativo che aiuti i ragazzi, in fase di conclusione del loro percorso educativo, ad entrare nel mercato del lavoro.
Solo attraverso un dialogo aperto e un confronto costante si possono costruire strategie efficaci per affrontare le problematiche attuali e future.