Titolo della settimana: La scuola ,1995 di Daniele Luchetti.
La scuola è maestra di vita e prepara al lavoro? Forse in parte l’interrogativo può svelarsi nel 1995, quando Daniele Luchetti firma La scuola, pellicola tratta da 3 romanzi di Domenico Starnone e sceneggiati dal regista in collaborazione con Rulli e Petraglia.
Con questo film Luchetti, romano classe 1960, si ritaglia un posticino nella storia del nostro cinema. Ultimo giorno di scuola di un istituto tecnico della periferia romana, gli scrutini sono alle porte e si cerca di evitare la bocciatura di più ragazzi possibile, si scatena così una battaglia verbale tra i prof, nel frattempo riusciti andirivieni temporali ci fanno rivivere tutto l’anno scolastico. La bella e corteggiata prof.ssa Morello , la sospetta gravidanza di un’alunna, le complicate realtà familiari di alcuni ragazzi, la classica gita scolastica. Il film descrive in maniera verosimile il mondo insegnanti e i loro rapporti, con un cast ben assortito, tra i migliori del periodo: Silvio Orlando – Prof. Vivaldi, docente di lettere, sensibile e ironico, innamorato della Maiello, una splendida Anna Galiena, non si accorge di esserne ricambiato, l’autoritario Speroni,prof di fisica e matematica nonché vicepreside,e via via tutti gli altri, sempre ben descritti.
Luchetti si conferma sempre attento alla contemporaneità e fotografa efficacemente il sistema istruzione nei vari momenti topici; ci si diverte, ma si riflette seriamente sul sistema educativo e le sue falle, oltre a mettere in risalto la crisi didattico – istituzionale che si è abbattuta sulla scuola italiana dalla fine degli anni 80, il crollo improvviso del soffitto della biblioteca ne è la metafora non tanto nascosta.
Le caratterizzazioni di prof e studenti in alcuni momenti del film possono sembrare eccessive e al limite del grottesco, ma possiamo sorvolare di fronte all’ottimo risultato finale. La scuola resta uno dei migliori prodotti del nostro cinema anni90, film da vedere possibilmente in compagnia per respirare l’aria del buon cinema italiano, cosa oggi molto rara. Una curiosità, la colonna sonora della pellicola è del grande chitarrista jazz statunitense Bill Frisell, che lo stesso Luchetti andò a trovare a Seattle. Altro che Notte prima degli esami e Arrivano i prof…
Auguri a La scuola, il lavoro, come insegna la vita, è tutta un’altra “scuola”.