Dal nostro inviato
Pace, giustizia, fede, speranza, dialogo, sono alcune delle parole che sono risuonate al Castello Svevo di Bari dove si è svolto l’incontro Mediterraneo frontiera di pace voluto dalla Conferenza episcopale italiana a cui hanno partecipato 58 tra vescovi, cardinali patriarchi provenienti da 20 paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Sono stati tre giorni di intensi lavori e di dialogo nei vari tavoli di lavoro dove i vescovi hanno discusso delle varie problematiche che attanagliano il Mediterraneo. Domani, domenica, sarà consegnato al Papa il documento finale che è stato stilato dai delegati. Nei vari gruppi si è parlato di migrazioni, corridoi umanitari, pace, lavoro, giovani, famiglia, lotta al contrabbando e alla vendita delle armi.
“Per me la cosa più bella – ha detto il Presidente della CEI Gualtiero Bassetti – è che tutti noi vescovi che abbiamo partecipato siamo convinti che questo sia soltanto l’inizio di un cammino che era necessario intraprendere per dare una nostra risposta col Vangelo. La nostra arma è il Vangelo ai problemi della Chiesa, delle nostre chiese e della società di oggi. Questa è stata la prima tappa. Quando il buon Dio ha creato il mondo non l’ha fatto tutto in una volta. Ha fatto tutto in sei grandi tappe che sono dei periodi anche di evoluzione grandissimi. Ma la prima tappa, ci dice la Bibbia, fu in un certo senso la più importante creò la luce perché altrimenti non ci sarebbe stato il cosmos cioè la bellezza ma ci sarebbe stato il caos . In questi giorni si è fatta luce. Luce sulla nostra conoscenza, luce sui nostri rapporti, luce sui nostri problemi”. Il Cardinale Bassetti ha anche sottolineato durante la conferenza stampa come il Mediterraneo deve ritornare ad essere quello di prima e poi ha affermato che la preghiera da parte delle suore è stato fondamentale per la buona riuscita di questo incontro. Alla Messa che sarà presieduta da papa Francesco saranno presenti il presidente della repubblica Sergio Mattarella e il presidente del consiglio del ministri Giuseppe Conte (quest’ultima in forse per l’emergenza Coronavirs). Infine, segnaliamo che la maggior parete dei Vescovi di Sicilia sarà presente alla celebrazione cucaristica.