Non c’è pace a Siracusa sul fronte della raccolta dei rifiuti e quindi la sfida per raggiungere percentuali “civili” circa la raccolta differenziata.
Un obiettivo che si può e si deve vincere se ogni ingranaggio del sistema svolge a pieno il proprio dovere istituzionale e civico.
L’ultima polemica sui disservizi relativi alla raccolta dell’umido è l’ennesima dimostrazione delle ataviche e quindi ancor di più intollerabili difficoltà dell’isola nell’affrontare le problematiche connesse.
“Sappiamo molto bene – dichiara l’assessore all’igiene urbana Andrea Buccheri – che la riduzione da tre a due giorni dei turni di ritiro della frazione organica è un disagio per le famiglie, con le quali ci scusiamo, e rischia di rallentare i progressi che stiamo facendo nella raccolta differenziata, ma è l’unica soluzione possibile nell’immediato per risolvere un problema creato dalla Regione e per il quale non offre soluzioni”.
“L’idea di eliminare un turno a settimana – prosegue l’assessore – ci consente, comunque, di gestire la situazione e di evitare l’insorgere di una vera e propria emergenza”.
“Nonostante tutto – prosegue l’assessore Buccheri – la raccolta differenziata in città, alla data del 31 ottobre 2020, ha raggiunto il 40,5 percento, con un picco nell’anno del 48 e una percentuale del 44 nel mese scorso. Il 31 dicembre del 2019 la raccolta differenziata era del 27 per cento.”
“Quanto alla frazione organica – conclude – siamo passati dalle quasi 3.270 tonnellate del 31 dicembre scorso alle oltre 3.913 raccolte dall’1 gennaio al 31 ottobre di quest’anno, con un incremento di circa 700 tonnellate in dieci mesi”.