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Il “giudice ragazzino” Rosario Livatino sarà presto beato

Il “giudice ragazzino” Rosario Livatino sarà presto beato

Rosario Livatino sarà presto beato, in quanto ucciso “in odio alla fede” sulla strada che conduce da Canicattì ad Agrigento, il 21 settembre 1990. Ieri, infatti, il Papa ha ricevuto in udienza il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’udienza, il Santo Padre, oltre al “giudice ragazzino”, ha autorizzato la stessa Congregazione a promulgare i decreti riguardanti: le virtù eroiche del Servo di Dio Vasco de Quiroga, vescovo di Michoacán, nato verso il 1470 a Madrigal de las Altas Torres (Spagna) e morto a Pátzcuaro (Messico) il 14 marzo 1565; le virtù eroiche del Servo di Dio Bernardino Piccinelli (al secolo: Dino), dell’Ordine dei Servi di Maria, Vescovo titolare di Gaudiaba ed Ausiliare di Ancona; nato il 24 gennaio 1905 a Madonna dei Fornelli, frazione di San Benedetto Val di Sambro (Italia) e morto ad Ancona il 1° ottobre 1984; le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Vincenzo González Suárez, sacerdote diocesano, nato il 5 aprile 1817 ad Agüimes (Spagna) e morto a Las Palmas (Spagna) il 22 giugno 1851;  le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Seghezzi, sacerdote diocesano, nato il 25 agosto 1906 a Premolo (Italia) e morto a Dachau (Germania) il 21 maggio 1945; le virtù eroiche del Servo di Dio Bernardo Antonini, sacerdote diocesano, nato il 20 ottobre 1932 a Cimego (Italia) e morto a Karaganda (Kazakhstan) il 27 marzo 2002; le virtù eroiche del Servo di Dio Ignazio Stuchlý, sacerdote professo della Società di San Francesco di Sales, nato il 14 dicembre 1869 a Bolesław (oggi Polonia) e morto a Lukov (Repubblica Ceca) il 17 gennaio 1953; le virtù eroiche della Serva di Dio Rosa Staltari, Religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Maria Santissima Corredentrice; nata il 3 maggio 1951 ad Antonimina (Italia) e morta a Palermo (Italia) il 4 gennaio 1974.

Aveva solo 38 anni Rosario Livatino quando fu ucciso, in un agguato mafioso, la mattina del 21 settembre ’90 sul viadotto Gasena lungo la SS 640 Agrigento-Caltanissetta mentre – senza scorta e con la sua Ford Fiesta amaranto – si recava in Tribunale. Per la sua morte sono stati individuati, grazie al supertestimone Pietro Ivano Nava, i componenti del commando omicida e i mandanti che sono stati tutti condannati, in tre diversi processi nei vari gradi di giudizio, all’ergastolo con pene ridotte per i “collaboranti”. Ergastoli sono stati inflitti agli esecutori Paolo Amico, Domenico Pace, Gaetano Puzzangaro, Salvatore Calafato, Gianmarco Avarello ed ai mandanti Antonio Gallea e Salvatore Parla. Tredici anni sono inflitti a Croce Benvenuto e Giovanni Calafato, entrambi collaboratori di giustizia.

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