Una piazza composta e distanziata, nella quale serpeggiava più frustrazione che rabbia, formata da decine di imprenditori del settore della ristorazione e dell’accoglienza ma anche del catering e degli eventi nonché dalle numerose attività legate al settore dei matrimoni, tutti desiderosi di tornare al lavoro e di avere una prospettiva concreta per il futuro.
Questa la sintesi di una mattinata ricca di emozioni a Siracusa, una prima scintilla che, a detta degli organizzatori e cioè Confcommercio, CNA e Confartigianato, potrà e dovrà espandersi nel resto d’Italia, anche perché al termine della manifestazione una delegazione formata dai tre presidenti delle associazioni organizzatrici Elio Piscitello, Innocenzo Russo e Daniele La Porta ha consegnato al Prefetto di Siracusa un dettagliato documento unitario che presenta le rivendicazioni e le proposte delle categorie interessate.
Tra le richieste presentate si segnala lo spostamento del coprifuoco, l’adozione di protocolli di sicurezza in grado di garantire anche l’utilizzo di spazi interni per i locali, le vaccinazioni per il personale e in generale la possibilità di riaprire, magari con norme ancora più stringenti, a prescindere dal colore della regione di appartenenza.