Antico e moderno si fondono in maniera esemplare  nella splendida sala ipostila del  Castello Maniace di Siracusa, grazie all’istallazione del noto artista contemporaneo Alfredo Pirri.

L’artista cosentino ha installato un pavimento costituito da specchi che copre tutto lo spazio disponibile, sormontato da una serie di sfere e semisfere colorate, che regalano al sito una vivacità del tutto inedita e macchie di colore che ben si armonizzano con la struttura, accentuando l’aspetto fiabesco derivante dalle superbe volte a crociera e delle colonne  che si riflettono sulla superficie degli specchi collocati alla base della struttura.

L’istallazione, che si chiama “PASSI” e resterà in mostra sino al 31 dicembre,  è stata presentata per la prima volta nel 2003 all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula (Salerno), a cura di Achille Bonito Oliva. Da quel momento il progetto è stato accolto in diverse sedi adattando l’istallazione alle diverse tipologie dei siti che lo  hanno ospitato. Quella che più si avvicina all’attuale esposizione, sia per le grandi dimensioni che per il richiamo storico e archeologico  è stata allestita al Foro di Cesare, a Roma. Il pubblico cammina sulla superficie di specchi, che si frantuma – in totale sicurezza – sotto il peso di migliaia di passi, generando immagini nuove rese insolite e singolari dal riflesso delle immagini degli stessi visitatori.

Per contestualizzare meglio l’opera, sul pavimento sono stati posti qua e là alcuni reperti provenienti dal Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa: si tratta di sfere in pietra, originariamente proiettili di primitive catapulte, che nella presentazione predisposta da ADITUS, concessionaria per i servizi aggiuntivi della Regione Siciliana che ha prodotto e realizzato la poderosa installazione, galleggiano, come testimonianze emerse dagli abissi, richiamando la corrispondenza tra lo specchio del mare che circonda il castello e il piano specchiante all’interno della Sala Ipostila”.

Completa l’esposizione una seconda sala, dove sono stati collocati  dei frammenti di capitelli ritrovati in loco, memorie storico-architettoniche, accostati ad altre opere di Pirri .

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