Quaranta anni dopo il tragico incidente della Principessa Grace di Monaco
Titoli della settimana: Caccia al ladro di Alfred Hitchock, 1955.
Arriva l’estate, è tempo di riscoprire classici senza tempo. Oggi andiamo in Costa Azzurra, dove zio Hitch portò tutti in gita per girare Caccia al ladro, con protagonisti due dei suoi pretoriani più fedeli, vale a dire il mostro sacro Cary Grant e Ghiaccio bollente Grace Kelly, star in costante ascesa e che proprio nel principato sarebbe rimasta. Mi esalto sempre quando le storie di cinema si intersecano con la vita reale e diventano come per magia un unico mondo. Funziona praticamente tutto in questa pellicola. Siamo in Costa Azzurra ai giorni nostri – il 1954 – una catena di furti di gioielli scatena un’imponente caccia all’uomo, in questo caso al ladro, con sospettato numero uno John Robie, noto alle forze dell’ordine come il gatto, che ormai si è ritirato in “pensione “, ma visto che la polizia è sulle sue tracce, decide di collaborare per scoprire il responsabile dei furti; in queste indagini incrocia la bella e ricca Frances Stevens. Per una volta in un film del maestro la trama passa in secondo piano rispetto a tutto il resto, e forse per questo motivo la critica, a torto, ha sempre giudicato questo film di seconda fascia rispetto ad altre pellicole di Hitch. Ma il tempo, come al solito ha rimesso le cose al suo posto naturale, visto che ci troviamo di fronte una pellicola che se capolavoro non è poco ci manca. Ritmo, regia, inquadrature, fotografia di R. Burks premiata con l’oscar, sono al top. Per non parlare della sceneggiatura con dialoghi freschissimi ancora oggi e con toni da commedia con Cary Grant ladro gentiluomo e Grace Kelly di una bellezza disarmante che ci tengono col fiato sospeso . “Datele ancora qualche anno e diventerà la più grande ” disse Hitch al terzo film con l’attrice, penso sempre sarebbe arrivato a dieci. Cary Grant se ne innamorò, non nascondendolo, ma undici mesi dopo Grace diventò la Principessa di Monaco sposando Ranieri lll e iniziò una favola bellissima, destinata a finire tragicamente nello stesso posto, in quei tornanti e in quei prati dove fu girato Caccia al ladro, gettando 28 anni dopo nello sconforto il Principato e anche il mondo del cinema che considerava Grace parte integrante di esso. Mentre scrivo queste righe mi sono accorto che questo è il quarantesimo anniversario di quel tragico incidente, un motivo in più per vedere o rivedere Caccia al ladro. Buona visione