Cinema in Cammimo ricorda il 25 Aprile : Paisà 1946 di Roberto Rossellini. Sei episodi scandiscono l’avanzata alleata attraverso l’Italia, dalla Sicilia a Porto Torre, passando per Napoli, Roma, Firenze e l’Appennino Emiliano. Affresco straordinario del neorealismo insieme a Roma città aperta, sempre del Ros, e Ladri di biciclette, girato praticamente a ridosso dei fatti.

Sei episodi che ci guid25ano attraverso l’Italia martoriata dalla guerra, che nonostante tutto, come vediamo, mantiene intatta la sua goliardia e la sua vivacità, e il regista col suo stile asciutto riesce a farci percepire, insieme ai protagonisti, la polvere delle macerie, e la scelta di girare con attori non professionisti accentua il senso di sbandamento di tutta una nazione in balia degli eventi. Eventi che secondo il Rossellini -pensiero, divisi in 6 episodi, non fanno altro che accrescere la drammaticità, mentre l’uso del linguaggio con i diversi dialetti, danno all’opera un’impronta di realtà autentica, dove tutti sono alla ricerca della forza e del coraggio per voltare pagina e guardare avanti. Un mosaico geografico con i sei tasselli che alla fine formano un unico quadro: l’Italia.

Paisà punta la cinepresa non solo sulla guerra ma anche sulle incomprensioni, le tensioni e anche gli amori, vedi l’episodio siciliano, che si creavano tra la popolazione e le truppe di liberazione. Realizzato in cinque mesi, con diverse difficoltà logistiche, fu il primo film italiano con dialoghi in lingua inglese e tedesca sottotitolati. Pellicola che fa’ parte della nostra cultura, non a caso inserita nella lista dei 100 film da salvare del nostro cinema e vincitrice di numerosi premi internazionali,  inclusa una nomination Oscar per la migliore sceneggiatura, alla quale hanno collaborato Vasco Pratolini, Sergio Amidei e Federico Fellini, che girò alcune scene. Voce narrante di Giulio Panicali che accompagna le 6 tappe introducendole. Amatissimo anche da registi del calibro di Scorsese e Truffaut e omaggiato da Peppuccio Tornatore in Nuovo Cinema paradiso. Con Roma città aperta e Germania anno zero forma un’ideale trilogia che Rossellini dedicò alla seconda guerra mondiale. Vedere questi tre film è come andare a scuola. Per non dimenticare. Buona visione.

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