La pandemia ha inciso fortemente nel mondo della pietà popolare ed è mancato negli ultimi due anni quel rapporto particolare ed unico derivante dalla presenza nelle strade cittadine ed accanto alla gente della figura di un Santo Patrono o dell’immagine della Madre di Dio o di Gesù Eucarestia come nella processione del Corpus Domini.

Adesso si ritorna nelle strade ed in particolare si ritorna nelle strade di Siracusa, nel centro antico di Ortigia, accanto al Simulacro di Santa Lucia per la 376.ma festa del Patrocinio.

Il Patrocinio di Santa Lucia ricorda il miracolo avvenuto il 13 maggio del 1646.

Nel manoscritto “De Antiquo ed novo statu Ecclesiae syracusanae” conservato nella Biblioteca Alagoniana di Siracusa, Antonio De Michele, canonico della Cattedrale e testimone dei fatti racconta che “il popolo ansioso, mentre assisteva in gran folla alla Messa solenne, vide entrare in chiesa una colomba, la quale dopo di aver un pezzo aleggiato per vano della volta si posò sul soglio episcopale. Ciò fu appreso come segno di fausto augurio. Passati alcuni istanti si udì la nuova dell’arrivo dei legni alla marina”.

Il 1646 è stato, per la nostra città e per tutto il meridione d’Italia, un anno di grande carestia ed il Vescovo dell’epoca Francesco Elia de Rossi, fiducioso dell’aiuto di Santa Lucia, ebbe a promuovere preghiere e suppliche per otto giorni in Cattedrale esponendo il Simulacro della Nostra Patrona intuendo, con grande sapienza, che la disperazione e la rabbia del popolo poteva trasformarsi in fiducia nell’aiuto di Lucia e così, come ricorda Serafino Privitera, “la moribonda città ritornò alla vita; successe la calma” e “fu fatto voto dal Senato e dal popolo, che ogni anno, in perpetuo, alla prima domenica di maggio trasportandosi il simulacro di S. Lucia nella chiesa del monastero al suo culto dedicata, ed ivi festeggiando per otto giorni si facesse solenne ricordanza di tale avvenimento”.

La storia della città e la memoria di ogni siracusano è fortemente ed indissolubilmente legata a quel momento che si rinnova ogni anno come consapevolezza, sempre nuova e mai sopita, che Santa Lucia nei momenti di grave difficoltà ed immenso sconforto è sempre accorsa in aiuto della sua gente.

Papa Francesco ricorda che i Santi “non cessano di prendersi cura di coloro che hanno lasciato sulla terra” e che, pertanto, “possiamo e dobbiamo pregarli di intercedere per noi e per il mondo intero” in una “misteriosa solidarietà” in Cristo tra noi e chi ci ha preceduto.

Ed è questo il significato autentico e profondo della festa del Patrocinio di Santa Lucia.

Il tema di questa 376.ma festa è “in cammino con Lucia per la pace.

In cammino, per ricordare l’esperienza sinodale che la chiesa italiana e la nostra chiesa siracusana sta vivendo come momento di riflessione per una più forte e significativa testimonianza del Cristo Risorto in ogni territorio ma verso una chiara direzione: quella della pace e dell’amore fraterno.

 

(*) L’autore è il Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia

  • Già pubblicato sul numero tipografico di Cammino, 06 maggio 2022
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