Imprese, cittadini e istituzioni contro il caro energia

“Il tempo è scaduto”, una sintesi estrema ma molto chiara sulla situazione vissuta da gran parte delle micro, piccole e medie imprese italiane, ovvero l’ossatura economica sulla quale si basa gran parte del reddito prodotto nel nostro Paese. E, come spesso si sente dire, se vanno in crisi le PMI, il rischio è la recessione completa.

Lunedì 17 ottobre le principali sigle datoriali di Siracusa, insieme ai sindaci e alle associazioni sindacali, si sono dati appuntamento per un sit-in di protesta in largo XXV luglio, nella vetrina bella della città, per dare un segnale forte sulla crisi gravissima vissuta non soltanto dalle aziende, ma anche dalle famiglie.

“La presenza di tutti i cittadini e delle imprese in piazza sarà un segnale importantissimo – ci dice Rosanna Magnano, presidente di CNA Siracusa e attualmente coordinatrice pro tempore della Consulta delle Associazioni di Categoria provinciali – anche a costo di chiudere per qualche ora le proprie attività”.

Rosanna Magnano è perfettamente consapevole delle difficoltà vissute da qualunque settore produttivo oltre che, conseguentemente, dai consumatori e stigmatizza i segnali preoccupanti che arrivano già dalla città, “a partire dalla chiusura di una storica attività di via Necropoli Grotticelle, a pochi passi dal mio posto di lavoro, una vera deflagrazione per tutto il quartiere perché prende vita, sotto i nostri occhi, la nostra maggiore paura, ovvero non riuscire a difendere il pane per i nostri collaboratori prima ancora che per noi stessi; a questo punto l’obiettivo non è più la semplice sopravvivenza – chiosa – ma evitare un dramma sociale insopportabile”.

La presidente Magnano utilizza per la prima volta un termine ormai in disuso, “recessione”: “inutile girarci attorno o utilizzare sinonimi più dolci, siamo in piena recessione e, se non si interviene rapidamente, non possiamo che aspettarci il collasso dell’intero sistema economico”.

Tempi della politica, errori e intralci burocratici sembrano però per adesso remare contro le esigenze dell’economia reale; in attesa dell’insediamento del nuovo governo nazionale, ma soprattutto appesi alle incertezze della proclamazione di quello regionale, imprenditori e famiglie guardano al prossimo futuro con non poche preoccupazioni.

Un momento simbolico della manifestazione21

“A nostro avviso sono tre le cose urgenti da fare – spiega ancora Rosanna Magnano – ossia provvedere subito allo scorporo tra i costi dell’energia prodotta da fonti fossili e quelli, molto più economici, proveniente dalle fonti rinnovabili; semplificare iter e autorizzazioni per l’autoproduzione elettrica con il fotovoltaico e, nell’immediato, offrire ristori per alleviare da subito l’insostenibile peso dei costi energetici, anche a costo di autorizzare un nuovo disavanzo di bilancio”.

Idee ben chiare, dunque, per i rappresentanti degli imprenditori di Siracusa, a questo punto l’auspicio è che il messaggio giunga, finalmente, a chi dovrà con coraggio e determinazione effettuare le scelte destinate a garantire il futuro del sistema-paese.

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