Cosa hanno in comune don Peppe Diana e don Pino Puglisi? E’ la domanda che sorge spontanea quando si parla di don Peppino Diana in Sicilia. Le persone te la pongono per capire mondi come la Campania e la Sicilia quanto possono essere lontani? Quanto Palermo e Casal di Principe nel Casertano siano legati? La risposta ai vari dubbi è unica e sempre la stessa: ci sono tante analogie, ma anche tante differenze. Don Pino e don Peppe sono uniti dal nome, dal sacerdozio, ma anche dai luoghi, ai margini, di frontiera, dove operavano.
Ci sono le distanze: don Pino in tanti anni ha rilasciato una sola intervista dove parla di criminalità; don Peppino scriveva sistematicamente fondi e commenti sulle riviste della sua terra: era un giornalista nato. Don Pino aveva vissuto già una vita, don Peppino era ancora un ragazzino quando fu ucciso: aveva solo 36 anni. Ma ci sono anche tanti legami, come il non voler essere eroi ma semplicemente dei parroci, dei sacerdoti che hanno a cuore la loro terra, la loro comunità. Il voler essere semplicemente parroci, sacerdoti, che sono al servizio del popolo di Dio, in terre complicate li rende pericolosi. Perché pericoloso è il Vangelo quando viene attuato.
E’ questo il senso dell’incontro organizzato dall’Azione Cattolica parrocchiale della Chiesa madre di Carlentini, con Luigi Ferraiuolo, autore del libro «Don Peppe Diana e la caduta di gomorra», edito da San Paolo, che racconta cosa è accaduto a Casal di Principe dopo l’uccisione di don Peppino Diana. In pratica la caduta di gomorra e del clan dei casalesi e le iniziative di rinascita e rivincita dei cittadini di Casale, tanti piccoli eroi, questi si, che non hanno mai dimenticato don Peppino. L’incontro è stato moderato dal presidente dell’Ac parrocchiale Salvatore Di Salvo, anche segretario nazionale dell’Ucsi; con gli interventi di Alfio Castro, vicepresidente emerito dell’Ac adulti della diocesi di Siracusa; e del parroco don Salvatore Siena. L’incontro, molto suggestivo ed emozionante, si è tenuto nella chiesa Madre di Carlentini con la partecipazione di un numeroso pubblico e di soci di Ac.