Come in un film già visto, il candidato della coalizione numericamente più forte, Ferdinando Messina,  ha preso parecchi voti in meno del risultato conseguito dalle liste di centro-destra che lo hanno sostenuto (17.421 contro 20.167), e dovrà andare al ballottaggio con il sindaco uscente Francesco Italia, che invece ritorna speranzoso a contendersi da buon secondo la poltrona di primo cittadino. 

Nel ballottaggio dell’11 giugno i due avranno la possibilità di avere dei gruppi politici che si spingeranno a sostenerli pubblicamente? Saranno solo le coscienze dei singoli elettori a confermare Francesco Italia che, se rieletto, avrà la necessità di coagulare  attorno a se un consenso dei consiglieri comunali che i numeri rendono alquanto difficoltoso. O sarà Messina che avrà la forza di superare l’avversario in nome del cambiamento? I più votati candidati a sindaco, dopo Messina sono stati Italia (13.040 voti), Giunta (10.492 voti) e Bandiera (4.861 voti).

Da primi dati diffusi dal comune, non definitivi perché sono in corso verifiche e già si sussurra di qualche ricorso, i voti conseguiti dalle liste in lizza hanno decretato il superamento della soglia del 5% solo per nove  di esse. Possiamo ipotizzare la composizione del nuovo consiglio in base ai risultati di preferenza, in attesa delle verifiche, e della possibile modifica dovuta all’eventuale attribuzione – dopo il ballottaggio – del premio di maggioranza. Le liste che avranno rappresentanza in consiglio comunale saranno “Francesco Italia sindaco”,  in base ai dati pubblicati sul sito del comune di Siracusa, prima lista con 4876 voti: possibili eletti:Buccheri, Firenze, Carbone Casella e Romano . Curiosamente  quasi lo stesso numero di voti ha conseguito la lista “Fratelli d’Italia” (4863); probabili consiglieri De Simone,  Porto, Cavallaro, Ricupero e Romano.  Poi “Popolari e autonomisti” ( 4441 voti) che dovrebbero eleggere Bonafede, Di Mauro, Aloschi, Cavarra e Santuccio, “Forza Italia” (3587 voti) probabili eletti Boscarino, Gennuso, Marino e La Runa,  “Fuori sistema” lista di riferimento di Garozzo (3318 voti) con possibili consiglieri Burti, Zappalà e Barbone,  “PD – Renata Giunta sindaca”(3125 voti) con eletti Milazzo, Zappulla e Greco,  “Edy Bandiera sindaco” (2577 voti) che dovrebbe insediare Melfi, Garro e Carnazzo. Anche la lista Noi per la città ( con 2658 voti), che sosteneva Italia,  in un primo momento data al 4,96%, ha superato lo sbarramento, riportando il 5.21%, che vede ai primi posti Salvatore Ortisi e Sergio Imbrò.

 A pochissima distanza dal traguardo  “Siracusa protagonista con Vinciullo” (che con  2475 totalizza il 4,86%), Vinciullo ha dichiarato di attendere la verifica e la proclamazione, data l’esigua differenza di qualche decina di voti utili ad entrare in consiglio comunale.

Festeggiano sicuramente Francesco Italia, già proiettato verso l’impegnativo turno di ballottaggio, Edy Bandiera, che ha raccolto un lusinghiero successo personale, Cafeo e Foti, che con la lista Insieme porteranno tre rappresentanti nel civico consesso. Tra i flop più eclatanti, l’insuccesso della lista Oltre di Fabio Granata (3,39%), la liquefazione del Movimento 5 stelle (sotto il 4%, con circa 2000 voti), l’esiguo risultato di Elino Attardi, che dopo aver cercato approdo in varie liste, si era schierato quale capolista con la DC di Cuffaro, totalizzando solo 124 voti.

Tra i primi commenti, Messina esalta il primo posto, mascherando la delusione di una sperata vittoria al primo turno sottolineando che il 77% dei siracusani non ha votato per il sindaco uscente. Italia invece, ringrazia i suoi sostenitori, ricorda le realizzazione dell’attuale amministrazione e prospetta un maggiore impegno e risultati in caso di conferma. Più singolari appaiono le dichiarazioni di esponenti del PD, scarsamente presente nelle realtà cittadine ed ampiamente sconfitto nelle  recenti amministrative in tutta  la nazione. Il senatore Nicita ha dichiarato: “Il risultato della coalizione democratica e progressista, sostenuta anche dal risultato del Partito Democratico (che cresce significativamente nei consensi rispetto a 5 anni fa), a Siracusa si attesta intorno al 20%: risultato lusinghiero,  contro il fronte delle destre e contro l’apparato di potere dell’amministrazione uscente, utilizzato peraltro senza moderazione alcuna fino all’ultimo secondo.” La sconfitta Renata Giunta, pur ringraziando i suoi sostenitori, ha detto che non si schiererà con nessuno dei due contendenti rimasti. Di diverso avviso il deputato regionale Tiziano Spada, che ha dichiarato: “ In vista del ballottaggio è obbligatorio fare alcune riflessioni in seno alla coalizione che ha sostenuto Renata Giunta. L’unica certezza è che non possiamo consegnare Siracusa al centrodestra.” “Il Movimento 5 Stelle non ha raggiunto la soglia di sbarramento c’è amarezza e delusione per il risultato, ci aspettavamo di più. E’ inutile negarlo”. Così si esprime Paolo Ficara ex deputato dei 5 stelle.

Adesso si aprono giochi che vedranno necessariamente i due candidati rimasti in lizza cercare di contendersi i voti degli sconfitti, ma dovranno anche convincere l’enorme numero di elettori che non sono andati ai seggi, che potrebbe accrescersi dato il mancato traino dei candidati consiglieri il lizza al primo turno, ben 732, a recarsi alle urne, elemento che potrebbe rivelarsi determinante per la determinazione del risultato finale.

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