Titolo della settimana: Indiana Jones e il quadrante del destino, 2023 di James Mangold.

Con spoiler fotografico di Dario Giannobile

“Non sono i chilometri, sono gli anni“, scusate questo è I predatori dell’arca perduta. Quando appresi della lavorazione del film n 5 della saga non vi nascondo la mia paura, cinefila s’intende, pensando al Teschio di cristallo 2008, devo ammettere che questo Quadrante del destino, al netto di tutto, non mi è dispiaciuto, anzi.

Rimango fermamente convinto che i due ultimi capitoli non sono stati all’altezza dei precedenti, ma se andate al cinema senza pensare ai primi tre film della saga, che sono intoccabili, il divertimento è assicurato, e poi ditemi, ci vogliamo perdere il connubio Siracusa – Indiana Jones con un inossidabile Harrison Ford?

Sì, perché le location del film spaziano tra Scozia, Inghilterra, Marocco e Italia , precisamente Sicilia, Castellammare del Golfo, Cefalù, Marsala e il nostro capoluogo, con l’orecchio di Dionisio trasformato in grotta, la Grotta dei Cordari e il Castello Maniace, tra i soliti nazisti, avversari storici, tra arche perdute e cavalieri crociati, in questo capitolo guidati da Jurgen Voller – Mads Mikkelsen. La nuova avventura è ambientata nel 1969, anni spartiacque della cultura e delle nuove generazioni, con l’uomo che alza lo sguardo verso la luna, non manca un riferimento al Vietnam e un omaggio al Beatles con Magical mystery Tour.

È il 13 agosto e il nostro vecchio Indy viene letteralmente buttato giù dal letto causa i rumori per i festeggiamenti dell’Apollo 11, eventi che disegnano un ideale ponte tra la trilogia degli anni ottanta dei primi episodi della saga cinematografica e questo  ultimo capitolo, affidato dai produttori esecutivi e padri storici Spielberg e Lucas nelle affidabili mani di James Mangold. L’avvincente trama non tradisce lo spirito originario del personaggio: avventura, ironia, soprannaturale e un pizzico di malinconia; un lungo prologo iniziale non serve che a catapultare lo spettatore dentro la “pellicola”, cercando di recuperare situazioni e atmosfere anni 80 anche a livello di fotografia; unica nota stonata, impossibile da non notare, il ringiovanimento di Ford in CGI (Intelligenza artificiale?); fra i personaggi il già citato Mikkelsen, l’amico Sallah, la figlioccia Phoebe Voller Bridge, Antonio Banderas, Toby Jones e Marion- Karen Allen. Nonostante gli appunti soggettivi che si possono  evidenziare, la stella di Indiana Jones con questo episodio tuttavia non è offuscata, ed è molto bello per noi siciliani che una delle cose più riuscite del film siano le location siracusane che forse celano nel loro passato il segreto di tutto e consegnano l’intricata vicenda alla storia.

Per l’occasione, inoltre, prima di invitarvi a vedere il film al Cinema, vi proponiamo lo spoiler fotografico come proposto dall’astrofotografo siciliano Dario Giannobile con le sue immagini originali, che ringraziamo per la gentile concessione:

La prima immagine è il porto di Castellammare del Golfo dove Jones si imbarca per recuperare parte del quadrante …

 

successivamente decide di recarsi a Siracusa alla ricerca della tomba di Archimede ma il primo luogo visitato in realtà è il duomo di Cefalù;
3) Successivamente si sposta al Tempio di Segesta (nel film i dintorni di Siracusa) nelle cui prossimità il film colloca la grotta in cui si trova la tomba di Archimede …

 

Quindi i protagonisti entrano nell’Orecchio di Dionisio …

 

… nelle scene finali invece si vede perfettamente lo scenario attorno al castello Maniace di Ortigia!

… l’avventura continua nelle prossime settimane con le recensioni delle precedenti storie di I.J..

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