Al confine tra Siracusa e Catania, immerso tra bellezze faunistiche e floreali siciliane, si trova il Biviere di Lentini, un lago semi-artificiale dalla portata di 127 milioni di metri cubi d’acqua, la cui storia tormentata sembra essere giunta oggi ad una parziale risoluzione.

Fino a qualche mese fa, godere dello spazio comune scavato, secondo la tradizione classica, da Eracle, non era semplice, oltre che per le condizioni in cui versava, anche e soprattutto per la complessità dell’iter burocratico da seguire.

La storia del Biviere di Lentini è una storia di diverbi, visioni contrastanti, bonifiche e disastri militari, il quale risultato è stato per molti anni, forse troppi, uno stato di incuria, abbandono e inaccessibilità.

In ultimo, quando la gestione del lago è stata affidata dalla Regione Siciliana al Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, il quadro della situazione, già di per sè complesso, è peggiorato.

Bisognava prima chiedere un’istanza alla Regione, almeno con 15 giorni di preavviso, sia che si organizzasse una visita pubblica sia che ci si recasse lì da privato. Questo iter burocratico, sconosciuto ai più, ha reso il lago inaccessibile ai visitatori last minute e agli stessi lentinesi, così vicini eppure così impediti nell’accedervi.

E se l’indifferenza dei più conduceva ad una perdita di speranza, i ricordi di quanti, da bambini, avevano avuto la fortuna di vivere il più grande bacino artificiale del sud Italia, continuavano a scalciare, vivi più che mai.

Fino a quando, lo scorso 26 aprile una fiamma di speranza si è accesa: la Regione Siciliana ha approvato la richiesta della Cooperativa Badia Lost & Found per le attività di visite guidate al Lago Biviere.

Rendere il lago un’attrazione turistica fruibile a tutti: questa la mission della cooperativa.

«Le nostre attività avranno l’obiettivo di inserire il lago Biviere nei circuiti turistico – culturali della nostra Cooperativa e di promuovere l’immenso patrimonio naturale del Lago di Lentini anche attraverso l’educazione ambientale rivolta ai grandi e ai piccini, ai gruppi organizzati e ai visitatori individuali » Con questo messaggio lanciato sui social lo scorso aprile la cooperativa si è dichiarata, inoltre, disponibile ad accogliere le proposte e a collaborare con tutte le realtà associative e coi singoli cittadini interessati a cimentarsi nella valorizzazione del lago.

Le visite guidate sono iniziate ma hanno da subito mostrato l’impreparazione del territorio ad accogliere i turisti.

Diverse le segnalazioni sulle pessime condizioni del manto stradale, abbandonato ormai a se stesso, registrate dalla cooperativa che non è mancata nel segnalare formalmente  il problema presso gli uffici del Libero consorzio della provincia di Siracusa.

« I dipendenti, che ringraziamo ufficialmente, si sono adoperati immediatamente grazie al funzionario del nono settore del consorzio libero e, in due settimane e mezzo, la strada SP16 che collega Lentini all’ingresso “Casa Bianca” del Lago Biviere, è stata prontamente asfaltata, mettendo in sicurezza una via d’accesso molto importante. 

È il caso di dire, quindi, che se la cooperativa non ha ancora presentato, ad oggi, un calendario con le iniziative di apertura e fruizione al pubblico, è stato per far sì che le strade e tutto quello che riguarda il collegamento a questo grande bacino, potessero essere sistemate per una fruizione in sicurezza del pubblico » Queste le parole di Giorgio Franco, founder della cooperativa, che ha aggiunto:

«Il lago è momentaneamente aperto in determinate date prestabilite, che verranno comunicate in calendario, e previo prenotazioni da effettuarsi ad almeno 24 ore dal giorno desiderato

Il risultato appare dunque notevole: se prima per prenotare la visita bisognava presentare un’istanza alla regione almeno 15 giorni prima e spesse volte, non ricevendo una risposta tempestiva, si era costretti a rinunciare alla visita, oggi, grazie alla Cooperativa Badia Last&Found, è possibile prenotare l’apertura 24 ore prima chiamando la stessa (+39 379 2019247) che si occuperà di segnalare la visita al personale che svolge servizio al lago.

Finalmente il pubblico può accedere seriamente e godere di questo paradiso terrestre «nel rispetto del paesaggio e di quelle che sono, momentaneamente, le difficoltà di alcuni punti di fruizione del lago, come ad esempio il manto stradale all’interno del bacino che sarà il prossimo obiettivo della cooperativa di concerto con l’assessorato regionale preposto e gli uffici regionali», ci tengono a precisare i soci.

Giorgio Franco si riserva dal parlare degli eventi futuri a cui si sta pensando, ma tutto lascia  ben presagire una ventata di aria fresca in arrivo: ne è conferma la conclusione del PON “Cittadini Consapevoli” ad opera della Cooperativa Badia Lost&Found, che ha visto alcuni ragazzi del IV I.C G. MARCONI di Lentini, coinvolti nella guida, presentazione e spiegazione del Lago ad un pubblico d’eccezione, le loro famiglie.

«Poter essere qui oggi ad ammirare la flora e la fauna lacustre, poter godere insieme ai nostri figli di questo incantevole luogo, sembra un sogno. Speriamo che questo impegno venga mantenuto da parte degli enti preposti», queste le parole di una mamma presente all’evento

Sembra proprio che la collaborazione tra le istituzioni e i privati sia la giusta via per il buon governo dei territori e la libera fruizione del patrimonio.

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