Dopo aver rubato di tutto in campagna, nei garages, non è certo tollerabile adesso il sistematico saccheggio e la devastazione delle nostre chiese

Ora basta! E’ quanto viene legittimo dire alla visione dello scempio posto in essere, in maniera particolare nella chiesa dell’Immacolata, da ignoti delinquenti in cerca di non si sa quali preziosi beni da rubare. L’ennesimo furto sacrilego commesso all’interno di una chiesa cittadina è la riprova del degrado dell’ordine pubblico a Lentini. Il là, in piena estate, con il saccheggio dei locali della parrocchia Cristo re adibiti a deposito degli alimenti della Caritas parrocchiale. In questi giorni, invece, i soliti ‘ignoti’ hanno preso di mira non solo l’Immacolata ma anche la chiesa del Carmine -dove sono entrati calandosi dal campanile- ma ‘passaggi’ alla ricerca degli spiccioli delle offerte sono avvenuti persino in chiesa madre e nelle altre rettorie. “Si tratta -sottolinea amareggiato don Maurizio Pizzo– di tossicodipendenti alla ricerca di spiccioli che non si fanno remore nel distruggere armadi, scassinare e buttare a terra le cassette porta offerta dei candelieri,  rovistare nei cassetti: il tutto  per pochi euro finalizzati all’acquisto di una dose di crack. In chiesa madre, per ben due volte li ho pizzicati in flagranza, sotto i miei occhi. Il crack sta devastando Lentini! E’ per questo che lancio un appello alle istituzioni per avviare subito un tavolo tecnico per monitorare quanto succede in città”.

I furti sono stati denunziati tanto da don Pizzo quanto da don Corso, alle autorità di polizia che hanno avviato le indagini del caso. E’ chiaro che a fronte dell’opera quotidiana di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti fatta da Polizia e Carabinieri, occorre anche una maggiore vigilanza, soprattutto notturna, della città: problema annoso e non isolato, spesse volte negli anni sollevato da “Cammino” che passa attraverso il coordinamento sinergico delle risorse. Certamente -pur nelle spire della crisi che l’attanaglia- un input dovrebbe venire dall’amministrazione comunale con la richiesta anche della convocazione in città di una riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico per esaminare cosa fare nell’immediato.

Dopo aver rubato di tutto in campagna, nei garages, non è certo tollerabile adesso il sistematico saccheggio e la devastazione delle nostre chiese! E’ un problema di non facile risoluzione, per le sue implicazioni socio-economiche, ma in primis i delinquenti devono essere individuati e neutralizzati e poi viene il resto. E la comunità non può e non deve restare a guardare, muta e rassegnata.

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