Lo scorso sabato 13 aprile, nel teatro comunale siracusano, con il patrocinio del Comune di Siracusa, si è tenuto un incontro di beneficenza ad offerta libera sul tema “Un’antica storia Sufi”. Tutto il ricavato è stato devoluto alla Mensa gestita dalla “Comunità di San Martino di Tours” di via Nome di Gesù.

Numerosa partecipazione di tanti estimatori del relatore romano Pier Giorgio Caselli, un fisico, esperto di Fisica Quantistica, insegnante di Meditazione Profonda e Autoconoscenza (MPA).

Ha fondato nel 1996 l’associazione “ScuolaNonScuola”, un laboratorio per l’evoluzione della coscienza e tiene corsi e ritiri di meditazione, seminari nelle aziende per i lavoratori e anche incontri aperti e gratuiti nelle scuole e negli ospedali.

Con i suoi seminari e con le sue conferenze aiuta e supporta il processo di risveglio della coscienza. E questo risultato di responsabile risveglio è stato ottenuto pure a Siracusa, con il suo originalissimo e coinvolgente intervento nel teatro, durato oltre quattro ore tra l’attenzione generale e crescente del pubblico, in gran parte proveniente dalla Sicilia.

L’oratore, in maniera davvero armoniosa e scorrevole, ha commentato un racconto dei “Sufi”, devoti nelle regioni asiatiche di Transoxiana e Khorasan, che attorno alla metà del nono secolo si dedicarono con particolare intensità alle discipline spirituali, all’approfondimento interiore dei dati religiosi, per preservare dal rischio di un irrigidimento della fede: “La vita sta aspettando di essere amata, non di essere capita”.

Caselli ha invitato a non essere rigidi ma semplici e aperti per aprirsi di più a Dio; ad avere un cuore danzante e tuffarsi nell’Assoluto, immergersi nel Mistero. Pressante il suo invito a essere fluidi e scorrere come un fiume, a non fermarsi, per una nuova coscienza, per migliorare e per affidarsi a “Qualcosa” di più grande.

 

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