LENTINI – E’ stato assegnato sabato scorso, nel corso di una sobria cerimonia svoltasi nella sala “Navarria”, all’azienda lentinese Max srl il premio “Vincenzo Ferrauto”, giunto alla decima edizione, istituito dal Rotary club cittadino al fine di valorizzare e premiare le realtà imprenditoriali d’eccellenza del territorio. La targa è stata data alla Max srl per essere “leader nel settore delle forniture tecnico-sportive in bel 38 paesi del mondo”. Fondata nel 1993 dai fratelli Claudio e Sebastiano Nocita, l’azienda è specializzata nella produzione e realizzazione di abbigliamento sportivo in contrada “Riciputo”, nell’agglomerato industriale Asi; sono ben ventidue i lavoratori che prestano la loro opera all’interno dello stabilimento che occupa diecimila metri quadrati.

A consegnare il premio è stato il presidente del club, il dottore Renato Benintende, che ha sottolineato il sottile legame che accomuna la visione di Vincenzo Ferrauto, geniale imprenditore d’inizio novecento e tra i soci fondatori -nel 1958- del Rotary lentinese, e quella dei fratelli Nocita: lo stesso entusiasmo nel voler essere leader nel territorio, ben consapevoli che oggi il territorio è sempre di più il mondo intero nel quale reperire materie prime o vendere i manufatti. A ritirare il premio, il dottore Claudio Nocita: “Dedico questo premio alla memoria di mio padre, scomparso due anni fa, e di un nostro collaboratore venuto meno tre mesi fa; l’azienda la fanno gli uomini, i collaboratori, che per noi sono parte essenziale del processo che, dalla produzione fino alla commercializzazione ed al post vendita, facciamo”. Calcio in primis, ma anche pallacanestro, volley ed altre discipline sono gli ambiti sportivi dove, in Italia ed all’estero, è possibile vedere gli atleti indossare l’abbigliamento con il logo della Max, sempre attenta all’evoluzione della propria offerta ed anche all’ecocompatibilità dell’intero campionario commercializzato: “Con la nostra rete commerciale sparsa in giro per l’Italia ed all’estero -ha aggiunto Nocita- arriviamo ad oltre cinquecento persone che a vario titolo ci collaborano”.

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