Dopo i saluti di don Alfio Li Noce, presidente della fondazione Sant’ Angela Merici, è stata la volta di padre Salvatore Spataro, vicepresidente della stessa che ha presentato i vari relatori.

“Lo sport cura la salute dello scheletro, aiuta la perfusione del sangue nei vari tessuti, bilancia la respirazione toracica e diaframmatica e non in ultimo, migliora le funzioni dei neuroni a specchio”. Si è espresso così il dott. Francesco Cirillo, direttore scientifico della fondazione Sant’Angela Merici a cui è seguito l’intervento dello psichiatra e psicoterapeuta dott. Salvo Russo: “L’attività motoria –ha detto Russo– accende tutto il sistema nervoso centrale. L’osservazione dei gesti aiuta ad imparare a riflettere le azioni in mente, così da attivare le aree cerebrali per l’esecuzione del movimento stesso”.  Il dottor Russo ha messo anche in evidenza quanto sia importante la produzione di serotonina ed endorfine, ormoni del piacere e della soddisfazione, quando si svolgono le attività sportive. Molto interessante è stato poi l’intervento della psicologa dello sport e psicoterapeuta dottoressa Rita Zito che ha messo sottolineato quanto sia importante lo svolgimento di una regolare attività sportiva per attivare le life skills, cioè quelle abilità che servono nella vita reale per affrontare le difficoltà e per mettere a frutto la creatività di ognuno di noi.

da sinistra Basile, Spataro, Cirillo e Zappulla

“Lo sport cura la salute dello scheletro, aiuta la perfusione del sangue nei vari tessuti, bilancia la respirazione toracica e diaframmatica e non in ultimo, migliora le funzioni dei neuroni a specchio”. Si è espresso così il dott. Francesco Cirillo, direttore scientifico della fondazione Sant’Angela Merici a cui è seguito l’intervento dello psichiatra e psicoterapeuta dott. Salvo Russo: “L’attività motoria –ha detto Russo– accende tutto il sistema nervoso centrale. L’osservazione dei gesti aiuta ad imparare a riflettere le azioni in mente, così da attivare le aree cerebrali per l’esecuzione del movimento stesso”.  Il dottor Russo ha messo anche in evidenza quanto sia importante la produzione di serotonina ed endorfine, ormoni del piacere e della soddisfazione, quando si svolgono le attività sportive. Molto interessante è stato poi l’intervento della psicologa dello sport e psicoterapeuta dottoressa Rita Zito che ha messo sottolineato quanto sia importante lo svolgimento di una regolare attività sportiva per attivare le life skills, cioè quelle abilità che servono nella vita reale per affrontare le difficoltà e per mettere a frutto la creatività di ognuno di noi.

“È stata una mattinata magica fatta di confronto e riflessione sull’importanza dello sport per le persone con disabilità. Ringrazio tutte le associazioni che sono intervenute e hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. Lavorare in rete è veramente importante ed essenziale per raggiungere l’obiettivo”. Ha concluso così Gaetano Migliore, il bel momento di inclusione organizzato e iniziato facendo un breve excursus nel quale ha spiegato la nascita dell’associazione Inclusione in movimento e il progetto Go ability: “Il progetto Inclusione in movimento nasce nel mese di marzo 2023 ed è diventato poi un’associazione sportiva dilettantistica di promozione sociale, per essere un’opportunità per tanti ragazzi di svolgere sport a Siracusa e provincia a costo zero”. Migliore ha poi rilevato che l’intento dell’associazione “è quello di sensibilizzare verso la disabilità (e non solo), utilizzando il canale sportivo che ha la capacità di aggregare, socializzare e abbattere ogni barriera culturale che è la cosa fondamentale quando parliamo di inclusione. Il 17 maggio p.v. realizzeremo un grande sogno permettendo a dieci ragazzi di recarsi a Monza e svolgere uno stage sportivo culturale. Crediamo fortemente che Siracusa possa diventare un modello inclusivo. Da settembre partiranno corsi di calcio paralimpico, padel inclusivo, pallavolo e rugby integrato insieme ad attività motorie funzionali. A settembre –ha poi aggiunto -partirà un progetto rivolto alle scuole di Siracusa chiamato Go Ability, incentrato sullo svolgimento di attività motorie e percorsi esperienziali al fine di cambiare la visione della disabilità e non solo cercando di lottare contro ogni discriminazione”.

Il presidente di Inclusione  movimento ha concluso ricordando l’importanza della parola inclusione per ogni caregiver: “Per noi genitori di ragazzi e ragazze con disabilità, la parola inclusione assume una rilevanza importante, in quanto siamo sempre proiettati a creare un mondo consapevole e sensibile che sia in grado di accogliere e far sentire i nostri ragazzi parte integrante di un contesto sociale”.
Sarebbe veramente bello che quanto realizzato con lo sport potesse essere concretizzato anche in altri ambiti come l’arte in generale, pensiamo ad esempio alla musica.
Noi ci crediamo e lo scriviamo.
Chissà non venga l’idea a qualcuno…

 

 

 

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