Radici Siciliane e Sogni Romani
Nel cuore della Sicilia, dove i colori del tramonto si mescolano con il verde dei campi e il canto del mare, c’è un angolo di terra dove il talento e la passione trovano casa. Lentini, antica città dalle radici profonde, ha dato i natali a Simona Mugno, una giovane attrice che ha saputo trasformare il suo amore per l’arte in una carriera promettente, conquistando il pubblico, in ultimo, con la sua recente interpretazione di Irene Mancuso nella fiction “Viola come il Mare 2”, andata in onda lo scorso 10 maggio su Canale 5.
Simona racconta di essere cresciuta tra le stradine lastricate di pietra, dove il profumo delle melanzane fritte si mescola con il richiamo del mare.
L’attrice con il sorriso a portata di mano, ha mosso i primi passi verso i suoi sogni ancor prima di poterli pronunciare. Cresciuta tra la danza e la pallavolo, ha scoperto presto che la sua vera passione risiedeva altrove: sul palcoscenico.
La strada verso il successo è stata tutt’altro che facile. Simona ha iniziato a studiare recitazione all’età di 16 anni presso la “Buio in sala – Acting School” di Catania. Qui ha ricevuto una solida formazione teatrale. A 18 anni, nonostante la sua infanzia fosse stata segnata da una profonda connessione con la sua terra, con il bagaglio carico di speranze e aspirazioni, ha deciso di trasferirsi a Roma, una città dove i sogni sembrano prendere forma concreta.
La capitale, con le sue luci abbaglianti e le sue ombre insidiose, l’ha accolta con promesse di gloria e momenti di delusione. Racconta di aver studiato inizialmente privatamente, con attori che le promettevano l’accesso alle accademie più rinomate d’Italia. La realtà si è però rivelata diversa, e Simona ha dovuto affrontare la dura verità di un mondo professionale spesso ingannevole e privo di scrupoli.
Tuttavia la giovane attrice non ha mai perso di vista la sua meta, alimentata dalla fiamma ardente della sua passione.
Dopo due anni difficili a Roma, durante i quali ha continuato a coltivare la sua formazione universitaria alla Facoltà di Lettere della Sapienza, Simona ha trovato la sua svolta. Ha fatto il provino per la “Point Zero”, una scuola di recitazione nata da pochi anni, ma con insegnanti provenienti dall’Accademia Silvio D’Amico e dal Piccolo Teatro di Milano. Con solo 20 posti disponibili, essere stata ammessa è stato un segnale che la sua dedizione stava finalmente dando i suoi frutti.
Abbiamo chiesto alla giovane attrice: «Come nasce questa passione?»
«La passione per la recitazione non è nata subito, come una chiamata mistica, né si è manifestata attraverso le recite scolastiche. A 16 anni, mentre lavoravo come animatrice nei villaggi turistici, sono stata gettata sul palcoscenico per interpretare la Signora Montecchi nel musical di Romeo e Giulietta. Quel momento, improvvisato e privo di preparazione, mi ha rivelato un mondo nuovo. Ho scoperto che il palcoscenico era un luogo dove mi sentivo “vista” e accolta, una dimensione in cui potevo esprimere me stessa in modo autentico. Tornata a casa, ho comunicato ai miei genitori il desiderio di studiare recitazione e da lì è iniziato il mio viaggio.»
Il teatro è stata la sua prima casa, il primo amore che, come da regola, non si scorda mai. Il palcoscenico, con le sue regole e la sua disciplina, è stato il luogo dove ha imparato a dare voce alle emozioni, a esplorare le profondità del carattere umano e a danzare tra le righe di un copione. Ma quando il “mondo dello schermo” ha bussato alla sua porta, Simona ha aperto con cuore e anima, pronta ad abbracciare una nuova sfida.
«Recitare davanti a una telecamera è un’esperienza completamente diversa: ogni movimento, ogni espressione viene catturata in modo dettagliato e intimo. È stato come scoprire un nuovo universo», ci spiega.
Simona ha impiegato mesi per familiarizzare con questa nuova dimensione, ma ha accolto la sfida con la determinazione e la passione che la contraddistinguono, imparando a danzare anche su questo nuovo palcoscenico.
L’Incontro con “Viola come il Mare”
La collaborazione di Simona con la fiction “Viola come il Mare 2” è iniziata, come spesso accade, dal teatro. Nel maggio 2023, è andata in scena con lo spettacolo “Tetro”, attirando l’attenzione delle casting director di “Viola”. Così arriva all’interpretazione di Irene Mancuso, un personaggio che ha rubato il cuore di Simona e di tutti coloro che hanno seguito le sue gesta sullo schermo.
Irene Mancuso è una giovane madre di 26 anni, infermiera e donna forte, ma anche vulnerabile. La vita non è stata gentile con lei: è in cassa integrazione da mesi e fatica a sbarcare il lunario. Vive nel piano superiore della villa di Maria Ferri, la signora anziana di cui si prende cura, beneficiando di un affitto ridotto grazie alla loro amicizia. Tuttavia, Irene diventa presto il bersaglio del poliziotto Francesco Demir, che la vede come la sospettata perfetta per l’omicidio della figlia della signora Ferri.
Simona ha saputo donare a Irene una profondità e una umanità che hanno colpito il pubblico. La sua interpretazione ha reso Irene più di un semplice personaggio: l’ha trasformata in una persona reale, con cui gli spettatori hanno potuto empatizzare. La puntata ha rivelato strati inaspettati di emozioni e complessità, dimostrando ancora una volta il talento della giovane attrice lentinese.
«Interpretare Irene è stato per me un debutto significativo sullo schermo. Nonostante il ruolo relativamente piccolo, ho sentito di aver preso parte a un progetto importante. Il fatto che la serie sia ambientata nella mia terra natale ha reso questa esperienza ancora più speciale, come un cerchio che si chiudeva, riportando i miei sogni alle radici da cui erano nati», con queste parole Simona Mugno ci trascina nel suo universo più intimo e verace, sottolineando ancora una volta la forza delle sue radici.
Oggi, l’attrice guarda al futuro con speranza e determinazione. Lentini può essere orgogliosa di questa figlia che ha saputo trasformare i suoi sogni in realtà, affrontando ogni sfida con coraggio e resilienza. La sua storia è un esempio di come, con passione e dedizione, si possano superare gli ostacoli più grandi e realizzare le proprie aspirazioni, anche negli ambienti più ambiti e ostici.
Mentre il sole tramonta dietro le colline siciliane, Simona continua il suo viaggio, pronta a esplorare nuove opportunità e a lasciare il suo segno nel mondo della recitazione. La sua determinazione e il suo talento la porteranno sicuramente lontano.
In un mondo che spesso celebra solo il successo finale, la storia di Simona Mugno è un tributo alla bellezza del percorso, alle sfide affrontate e superate.
Che la sua storia possa essere un faro di speranza e ispirazione per tutti noi.