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A Sortino si apre la Porta Santa per la fondatrice delle Sacramentine

A Sortino si apre la Porta Santa per la fondatrice delle Sacramentine

Oggi e domani l’arcidiocesi  è in festa per ricordare i 200 anni della nascita in cielo della Beata Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice delle “Adoratrici perpetue del ss Sacramento”.

Nel pomeriggio di oggi, alle ore 17.00 il monastero ospiterà la conferenza sulla vita della fondatrice dell’Ordine e sul carisma della comunità monastica.

Domani 18 giugno sarà l’arcivescovo Francesco Lomanto a presiedere la concelebrazione eucaristica nella chiesa settecentesca della Natività con l’apertura della Porta Santa per la speciale indulgenza concessa  in occasione della ricorrenza.

A Sortino da oltre 400, anni nel complesso religioso di Montevergine (fine XVI sec.) si prega giorno e notte il Santissimo Sacramento mentre le Suore intonano i canti gregoriani. Solo nel 1866 leggi eversive dei beni ecclesiastici volute dal nuovo Stato unitario hanno messo a rischio quello che in diocesi è conosciuto come il “parafulmine” di spiritualità.
Si sa che quando 18mila lire erano molto di più degli attuali 9 mila euro, furono necessarie a preservare lo storico edificio dal secolarismo: così importante da ottenere da essere posto addirittura più in alto della dimora medioevale del Barone. Auspice il dinamismo del cappuccino p. E. Scamporlino, si raccolse la somma necessaria a riscattarlo ed evitare che lo si trasformasse in Scuola ed annessa palestra. Era il 1908 e al suo posto si scelse l’ormai disabitato Castello della dinastia Gaetani-Specchi.
Nemmeno il terremoto del 1693 arrestò la continuità della preghiera claustrale, anzi le Cistercensi di San Bartolomeo, in abito bianco, accolsero fra le loro mura le Benedettine, in abito nero, il cui fabbricato, risalente agli inizi del XVI sec.- fu interamente distrutto.
Ne scaturì un’unione feconda di vocazioni, tanto da giustificare una nuova ed eccelsa chiesa con una pavimentazione il cui disegno raffigurava la Pesca Miracolosa:”…getta nuovamente le reti… e subito lo seguirono”. L’usura del tempo e l’incuria degli uomini purtroppo ha cancellato dal mosaico proprio le figure dei protagonisti evangelici anche se recentemente è stato restaurato quel che resta.
E se dal 1910 il monastero fu votato alla sola regola di Benedetto da Norcia, la provvidenza nel 2011 ha continuato a mantenere viva la preghiera al Santissimo con l’arrivo delle Sacramentine in abito rosso.
 – Foto Archivio Cammino, diritti riservati

 

 

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