Pane vivo, che dà vita
In questa domenica celebriamo la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo: mistero d’amore infinito, il Verbo fatto carne si fa pane, il Corpo immolato e risorto per la nostra salvezza si fa cibo, il vero pane dei figli si fa sacramento della donazione totale di Dio a noi.
Sacramentum caritatis, l’Eucaristia fa la Chiesa: fortificati da questo mistico nutrimento, i cristiani di ogni tempo trovano gioia e coraggio per vivere e annunciare il Vangelo, e per divenire anch’essi un unico corpo, concorporei e consanguinei di Cristo.
Segno di unità, vincolo di carità: l’Eucaristia è pegno di pace e promessa di vita eterna. Fonte e culmine di tutto il cammino della Chiesa nel mondo, massima vetta di comunione con Dio e con i fratelli.
Se comprendessimo e vivessimo in pienezza questo dono, memoriale della Pasqua, tutta la storia dell’umanità cambierebbe, perché l’Eucaristia trasforma la terra in cielo e coi suoi frutti di santità rivoluzionerebbe l’esistenza umana.
Gesù ha scelto il segno del pane, spezzato, moltiplicato e fraternamente condiviso, per comunicare alla natura umana la partecipazione della natura divina, in attesa del banchetto eterno, nel quale berremo con Lui il vino nuovo del Regno, come profetizza il brano del Vangelo proclamato nella Santa Messa di oggi (cfr. Marco 14,12-16.22-26).
Il pane è segno altamente significativo: impastato con una farina ottenuta dal sacrificio di tanti chicchi di grano, che così non sono più separati ma uniti indissolubilmente fra loro, ricorda la morte feconda del chicco sotterrato descritto da Gesù.
La farina mescolata ad acqua e olio ricorda gli elementi materiali degli altri due sacramenti dell’iniziazione cristiana: il battesimo e la cresima, irrinunciabili requisiti alla comunione eucaristica. Il forno nel quale il pane cuoce richiama il sepolcro nel quale il Signore Crocifisso è stato deposto in attesa della resurrezione. Il fuoco della cottura è simbolo dello Spirito Santo, che con la sua potenza consacra le specie eucaristiche e ci trasforma in membra del Corpo di Cristo.
I differenti riti cristiani d’Oriente e d’Occidente, infine, adoperano in modo egualmente valido pane lievitato o pane non lievitato. In ambedue i casi, il simbolo affonda profonde radici bibliche: la presenza del lievito esprime l’umiltà dell’espansione del Regno di Dio nella parabola evangelica, la sua assenza ricorda gli azzimi di purezza e sincerità di paolina memoria.
Così scriveva il grande poeta e cantore Sant’Efrem il Siro nel IV secolo: «L’unica spiga, Cristo, ha dato il pane del cielo infinito. Finirono i cinque pani da lui spezzati, ma un pane egli spezzò che vinse la creazione: più lo spezzi, più si moltiplica. Ricolmò a Cana le giare di vino abbondante: lo si attinse, lo si bevve e finì benché fosse moltiplicato. Ma la bevanda che offrì nel calice, anche se modesta, fu di potenza senza limiti. È un calice che contiene tutti i vini. Unico è il pane che spezzi senza limite, unico è il calice in cui mesci il vino senza fine. Il grano, Cristo, seminato per tre giorni nella terra, ha germinato e ha riempito il granaio della vita».
- Domenica 2 Giugno si celebrà la solennità del Corpus Domini. Alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, alle ore 18.30, l’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà il Solenne Pontificale a cui parteciperanno sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, associazioni ecclesiali, confraternite, gruppi, movimenti e fedeli laici di tutte le Parrocchie della città.
La Santa Messa continuerà con la processione Eucaristica verso la parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon, dove l’arcivescovo impartirà la benedizione ai partecipanti e alla Città di Siracusa. Nella processione lungo le vie della città, i cristiani testimoniano la fede nella presenza reale di Gesù Risorto nella Santissima Eucarestia.
L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto invita tutti a partecipare: «Camminiamo con Gesù Eucarestia nelle strade della nostra città dove vogliamo testimoniare il suo amore che si rivela e opera nella vita di chi lo accoglie». Nel pomeriggio di domenica a Siracusa non saranno celebrate le Sante Messe.