Il miglior Donald della nostra vita.
Alla vigilia dell’estate, il cielo si illumina con un’altra stella: è quella di Donald Sutherland, uno dei più grandi attori dagli anni ’60 a oggi, un talento versatile con una vastità di ruoli che ha pochi eguali. Le sue capacità sono state riconosciute dagli addetti ai lavori, che lo hanno portato a lavorare anche nel nostro paese. Nel 1976 interpreta due ruoli impossibili da dimenticare: il Casanova di Fellini e Attila Mellanchini in Novecento di Bertolucci.
La sua carriera spicca il volo nel 1967, quando Robert Aldrich lo inserisce in “Quella sporca dozzina”. Nel 1970 arriva la definitiva consacrazione con “MASH” di Altman, un film antimilitarista moderno ancora oggi. Da quel momento ha lavorato ininterrottamente fino al 2022. “A Venezia… un dicembre rosso shocking”, “Una squillo per l’ispettore Klute”, “Terrore dallo spazio profondo”, “JFK”, il divertente “Space Cowboys” diretto dall’amico Clint Eastwood, “Gente comune” di Robert Redford, sono le perle di una carriera straordinaria. Nel 2017 c’è ancora tempo per un ultimo lavoro italiano, “Ella & John” di Paolo Virzì, con Helen Mirren.
Donald Sutherland lascia cinque figli, tra cui Kiefer, ottimo attore, che è stato proprio lui a dare la notizia al mondo: “Con il cuore pesante annuncio che mio padre è morto. Personalmente lo ritengo uno degli attori più importanti della storia”. Detto da un figlio potrebbe sembrare un giudizio di parte, ma vi posso assicurare che in questo caso è pura verità.
Qualche giorno fa, anche l’attrice francese Anouk Aimée ci ha detto addio, indimenticabile musa di Fellini in “La dolce vita” e “8½”. Ciao Donald e Anouk, ci vedremo sempre nei film.