La Festa “straordinaria” dal 12 al 15 Luglio 2024
Si svolgeranno in questo fine settimana i festeggiamenti civili in onore dell’Apostolo delle genti.
Lo ha comunicato il parroco Marco Politini con un accorato messaggio. Le manifestazioni erano state rinviate a data da destinarsi a seguito della morte di giovane Vincenzo, avvenuta lo scorso mese al termine del campo estivo finalizzato alla integrazione di ragazzi diversamente abili.
Chi conosce il fervore popolare dei palazzolesi per le loro feste religiose sa che la sospensione dei festeggiamenti di san Paolo 2024 ha dell’inimmaginabile.
Si ricordano ancora le tensioni per il confinamento Covid-19 e le tensioni generate fra le autorità civili, militari e religiose.
La tragica morte del giovane Vincenzo stavolta ha unito tutti dimostrando che la devozione popolare dei “sampalisi” è autentica e matura.
“Io sono infatti persuaso – ha così esordito don Marco nel suo messaggio – che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore”. (Rm 8,38-39).
La tragica scomparsa del piccolo Vincenzo – ha continuato il parroco della Chiesa Madre, parrocchia san Nicolò Vescovo – ha scosso l’intera comunità cittadina tanto da far sospendere la Festa patronale. Il cordoglio e il dolore per questa tragedia sono stati il segno della vicinanza alla famiglia. L’esistenza cristiana è costantemente minacciata da incubi gravi e assediata da rischi di ogni genere che si nascondono nella quotidianità, ma tutti i pericoli sono vinti dall’amore di Dio che, come ci ricorda l’Apostolo, è in Cristo Gesù. Dio è il Dio della vita! Egli ci ama e la nostra vita è nelle sue mani. Mossi dagli stessi sentimenti di San Paolo, nostro Patrono, siamo chiamati a proclamare la nostra fede nel Dio che ci ama e la nostra speranza nella vita senza fine. Per questa ragione, io e il comitato vi presentiamo un programma “straordinario” dedicando la festa al piccolo Vincenzo Lantieri”.
La magistratura dirà l’ultima parola sui particolari dell’accaduto nella campagna di contrada Falabia. L’evento ha colpito oltre i parenti anche l’intera comunità iblea, con particolare sofferenza per la realtà dell’Anffas che da tempo dà meritorio sostegno alle famiglie con disagi fisici e psichici. In mezzo a tanto dolore, inoltre, è emerso tanto valore, come dimostrato dalla donna che a rischio della propria incolumità si è calata nel pozzo sperando di poter soccorrere in tempo il ragazzino.
- Per la foto in evidenza si ringrazia il fotografo Emiliano Pietro Scrofani.