I RAGAZZI DI AIPD SIRACUSA FANNO L’ARRAMPICATA SPORTIVA
TMA E AUTONOMIA
Qualcuno li vede come eterni bambini sempre sorridenti, qualcun altro li considera fragili al punto di non riuscire ad avere una vita indipendente da adulti. Stiamo parlando delle persone con sindrome di Down, persone prima che sindrome. Le persone con sindrome di Down possono avere una vita autonoma come tante altre, ma se alcune non dovessero riuscirci, perché la sindrome (che non è una malattia) non si manifesta allo stesso modo per tutti, hanno bisogno di persone che li accompagnano un po’ più da vicino nel loro percorso di vita.
L’Aipd –associazione italiana persone Down- sezione di Siracusa, sta svolgendo da maggio scorso il progetto “Autonomia in armonia” che vede come erogatore dei servizi la cooperativa TMA (un acronimo che si può declinare in due modi differenti a seconda se si tratti di terapia multisistemica in acqua o di trattamento multisistemico per l’autismo) metodo Caputo – Ippolito. Ce ne parla il dott Francesco Paoletti, coordinatore regionale TMA Sicilia. “All’interno del progetto Autonomia in Armonia finanziato dalla Regione Siciliana e ideato da Aipd –associazione italiana persone Down- sezione di Siracusa, stiamo svolgendo diverse attività con i giovani e le giovani con sindrome di Down, tutte volte a migliorare e a stimolare le tecniche cognitive, comportamentali, relazionali e senso motorie. Tutto ciò sta alla base del nostro metodo che supporta una migliore gestione delle emozioni, delle autonomie e dell’interazione sociale”.
In questi giorni i ragazzi hanno effettuato un’arrampicata sportiva presso il centro Vertical Climbing Center guidati dall’istruttore e giudice federale FASI –federazione arrampicata sportiva italiana-, con oltre 20 anni di scalate alle spalle, Simon Alberto Piera.
“I nostri giovani hanno stupito perfino i loro genitori. Alcuni non pensavano che i loro figli fossero capaci o avessero il coraggio di fare ciò. I nostri ringraziamenti vanno indubbiamente a Simon –ha continuato Paoletti-, ma vorrei aggiungere che il lavoro di squadra è molto importante. Infatti, il nostro metodo TMA unito con la sua professionalità, ha permesso ai ragazzi partecipanti, sia con sindrome di Down sia, successivamente, nello spettro autistico, di incrementare non poco le loro capacità attentive e cognitive. Il centro TMA di Siracusa –ha sottolineato ancora Paoletti– è il terzo dopo quello di Milano (Medaglia) e Napoli (Casoria) e la validità del percorso terapeutico è assicurata dalla presenza costante di uno psicologo adeguatamente formato con la funzione di supervisore e da terapisti o tecnici della TMA metodo Caputo Ippolito”.
In buona sostanza, tutte le attività programmate all’interno del percorso di TMA sono trasversali al raggiungimento di obbiettivi terapeutici quali la riduzione dell’isolamento, così da favorire la relazione con l’operatore e il gruppo dei pari, la gestione dei comportamenti problematici come l’aggressività, l’iperattività, il rispetto delle regole, gli scambi comunicativi verbali e non verbali, l’incremento delle autonomie, il riconoscimento delle emozioni e la generalizzazione dei risultati ottenuti attraverso l’integrazione sociale, obiettivo quest’ultimo, a cui si tende per l’inclusione a tutto tondo della persona con disabilità.