Ecco uno di quei titoli che fa sempre piacere rivedere, specialmente in queste calde giornate estive, e ci riporta, con un pizzico di nostalgia, agli ingiustamente bistrattati anni ’90. Sono gli anni di Kevin Costner che, stavolta, lasciata la vecchia frontiera, ritroviamo nei panni di un eroe iconico, con un’avventura vecchio stampo, infarcita di una sottile ironia e venature horror che non guastano, anzi, aggiungono pepe alla pellicola che, nonostante superi le 2 ore e 30 minuti, rimane godibile e divertente, innalzando il film a un must.

Nel nutrito cast, oltre a Costner, Morgan Freeman, Alan Rickman (il migliore in assoluto, e ne approfittiamo per omaggiarlo), Mary Elizabeth Mastrantonio (Marian), Christian Slater, Michael Wincott, Geraldine McEwan, giusto in tempo per il gran finale arriva Sua Maestà Sean Connery, che si prende la palma di miglior re Riccardo che il grande schermo abbia mai avuto.

La trama: Robin di Locksley torna dalle crociate con Azeem, un saraceno a cui ha salvato la vita. In Inghilterra, intanto, Giovanni, approfittando dell’assenza del fratello Riccardo, ne ha usurpato il trono e ha fatto piombare il paese in un clima di paura da oscuro medioevo. Inoltre, Robin scopre che il padre, contrario alla congiura, è stato giustiziato con la complicità dello sceriffo di Nottingham.

Tra i boschi di Sherwood sarà battaglia senza quartiere, con imboscate, duelli, sorprese ed elementi nuovi apportati alla storia come Azeem, un fratellastro dell’eroe e una strega al soldo dello sceriffo. Costner, che a quanto risulta ha collaborato, e non poco, alla regia, pur non arrivando alle vette di Errol Flynn (1939), se la cava egregiamente, mettendo la museruola ai critici, e ancora oggi, insieme a Vento di passioni e L’ultimo dei Mohicani, già recensiti, forma la trilogia ideale dei film d’avventura anni ’90 con una colonna sonora storica di quegli anni.

Buona visione!

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