I classici dell’estate: La ragazza con la valigia (1960) di Valerio Zurlini
Dagli anni ’50 alla prima metà degli anni ’70, senza esagerare, il cinema italiano è stato il più grande e completo, punto di riferimento per i cineasti internazionali che guardavano all’Italia della dolce vita e di Visconti. La ragazza con la valigia è il film che impose Valerio Zurlini all’attenzione generale, un regista nascosto e sfortunato, ma capace, con poche pellicole, di guadagnarsi un posto di rilievo. Zurlini descrive una provincia che oggi non esiste più, ma riguardando le sue opere ci accorgiamo che sono di una modernità disarmante.
La ragazza con la valigia è il secondo capitolo della cosiddetta, ma questo è per i critici, “trilogia adriatica”, che inizia con “Estate violenta” (1959) e si conclude con La prima notte di quiete (1972). Aida, interpretata da Claudia Cardinale, è un’aspirante ballerina e attrice che viene ingannata da un donnaiolo, Marcello, interpretato da Corrado Pani. Dopo averla sedotta, Marcello l’abbandona per strada. La ragazza lo rintraccia in una grande casa, ma lui manda incontro il fratello sedicenne Lorenzo, che, tenendo nascosta la parentela, cerca di convincere Aida a tornare a casa. Tra i due sboccia un sentimento, un amore impossibile vista la differenza di età e ceto sociale: una ballerina alla deriva e un giovinetto di buona famiglia.
Lo sviluppo della pellicola trascina lo spettatore in un tourbillon di situazioni e avvenimenti, in un mondo popolato da uomini approfittatori e meschini. Solo Lorenzo si salva in questo doppio romanzo di formazione ai tempi del boom economico, che racconta uno spaccato della nostra storia con la forza dei dialoghi e immagini che lasciano ancora oggi a bocca aperta, tra primi piani, piani sequenza e profondità di campo d’alta scuola. Il film è scritto a dieci mani, tutte in stato di grazia: Benvenuti, De Bernardi, Medioli, Patroni Griffi e Zurlini.
Claudia Cardinale e Jacques Perrin sono indimenticabili e non così ingenui come possono sembrare all’inizio. Attorno a loro ruotano personaggi interpretati da Corrado Pani, Enzo Garinei, Luciana Angelillo, Riccardo Garrone, Raf Vallone e, in un piccolo ma incisivo ruolo, Gian Maria Volonté, che già lascia intravedere di essere un predestinato. Colonna sonora di qualità, con composizioni di Nascimbene e brani di quasi tutti i rampanti dell’epoca: Mina, Celentano, Di Capri, Meccia, Fidenco, Bindi. Incluso anche il Degüello di Dimitri Tiomkin, e chicca imperdibile, Beniamino Gigli che canta “Celeste Aida” dall’Aida di Verdi, mentre un’incantevole Claudia Cardinale scende le scale della villa di Lorenzo.
Era il 1960, La dolce vita conquistava il mondo e La ragazza con la valigia si colloca alla stessa altezza. Magistrale la fotografia di Tino Santoni.
Film imperdibile, buona visione!