La Festa di Santa Lucia 2024.
Come già comunicato lo scorso 15 marzo, la festa quest’anno sarà caratterizzata dall’arrivo delle sacre spoglie della martire siracusana, che sono custodite nel Santuario di Santa Lucia a Venezia.

Una visita attesa, che arriva nell’Anno Luciano indetto dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, lo scorso 13 dicembre e che si concluderà proprio con l’arrivo del corpo.

Il programma prevede che le spoglie di Santa Lucia saranno a Siracusa dal 14 al 26 dicembre. Poi saranno traslate in due cittadine che hanno come patrona la martire siracusana: il 26 a Carlentini, nel Siracusano, e il 27 a Belpasso, poi ad Acicatena ed infine il corpo sarà traslato nella Cattedrale di Catania dove resterà il 28 e il 29 dicembre. Giorno 30 le spoglie ripartiranno per Venezia.
Lucia è tornata a Siracusa nel 2004 nella ricorrenza del XVII centenario del suo martirio grazie all’interessamento dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Giuseppe Costanzo; la seconda volta, nel 2014, per l’impegno dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo. A distanza di altri dieci anni l’arcivescovo Lomanto ha chiesto che quest’anno dedicato alla martire siracusana fosse caratterizzato dall’arrivo delle sacre spoglie. Così che tutti i fedeli possano riabbracciare la loro patrona e concittadina.

Il programma sarà presentato sabato prossimo nel corso della conferenza stampa in cui interverranno l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione, i componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, mons. Salvatore Marino, Francesca Patti, Salvatore Sparatore ed Elena Artale, ed il maestro di cappella Alessandro Zanghì. 

Saranno  presentati quindi nel dettaglio gli eventi della Festa di giorno 13 dicembre, l’arrivo del corpo il 14 dicembre, l’Ottavario alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, la processione dell’Ottava che quest’anno avrà luogo sabato 21 dicembre. Ed infine il programma delle diverse iniziative collaterali.
La celebrazione di un anno dedicato a onorare la santità di Lucia e ad approfondirne il significato sempre attuale ci deve far prendere coscienza che l’era dei martiri e dei santi non si è mai chiusa – ha scritto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto -. Ancora oggi la Chiesa respira della santità di Dio nella vita di chi ha il coraggio di vivere le beatitudini del Vangelo. Guardando a Lucia anche la nostra Chiesa può percorrere lo stesso sentiero di dialogo, di povertà, di accoglienza e di rispetto verso ogni uomo. A ciascuno è richiesto di compiere un cammino personale di fede, vero e profondo, per accogliere Dio, vivere con Lui e testimoniarlo di fronte alle sfide odierne e ai segni dei tempi”.

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