Il 25 novembre è stata celebrata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Nell’ambito delle iniziative riguardanti la diffusione della cultura della legalità, l’Istituto di Istruzione Superiore “A.Moncada” di Lentini, ha promosso delle iniziative per sensibilizzare gli studenti sul rispetto e sui comportamenti responsabili, secondo le indicazioni del curricolo di Educazione civica.

Il 26 novembre è stato proposto un momento di riflessione e confronto sulla tematica oggetto della giornata “L’amore non è violenza”.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con lo Sportello Antiviolenza “Diana” di Carlentini e moderato dalla prof.ssa Gabriella Cannone, referente alla legalità dell’Istituto.

Presenti l’avv. Caterina Marangia, responsabile dello sportello antiviolenza, l’avv. Valeria Salanitro, prof.ssa Silvana Andronaco, la dott.ssa Concita Fava, componenti dello sportello antiviolenza.

Dopo i saluti iniziali, la Dirigente scolastica, prof.ssa Mariella Cocuzza, ha sottolineato l’importanza della tematica affrontata, considerando la giornata come un incontro di prevenzione e informazione.

Una scolaresca formata dagli studenti delle classi quarte ha partecipato con interesse e sensibilità.

Le rappresentanti dello Sportello antiviolenza hanno dialogato con i ragazzi, soffermandosi sull’importanza dell’ascolto e del dialogo. Una corretta comunicazione è fondamentale per instaurare un rapporto sano.

La violenza contro le donne non è accettabile e non trova alcuna giustificazione. I casi di cronaca ci riportano notizie sconcertanti, frutto di disagi mal celati e soprattutto tacite grida di aiuto che sono state ignorate.

La famiglia svolge certamente un ruolo decisivo per educare al rispetto della vita umana, per attuare comportamenti responsabili.

L’adolescenza si rivela un momento di crescita delicato, durante il quale i ragazzi devono affrontare cambiamenti importanti. Gli amici, i compagni di scuola, il gruppo dei pari diventano oggetto di confronto, non sempre positivo.

La scuola riveste indubbiamente un ruolo chiave, un osservatorio privilegiato, in quanto agenzia formativa importantissima che offre opportunità di crescita non indifferenti.

Non esiste un decalogo che possa indurci a capire che la violenza è prossima a realizzarsi. Osservare però un cambiamento comportamentale repentino nell’individuo è sicuramente un segnale da non sottovalutare.

I giovani devono imparare a comunicare e a dialogare. Fortunatamente i centri di ascolto nel territorio sono numerosi.

Chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza ma di potere. Il potere di essere padroni della propria vita.

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