Ricordato per il suo appassionato impegno per la promozione della sua città

Oggi alle ore 17,30 nell’aula magna del Liceo Gorgia si svolgerà la prima edizione del “Premio Pippo La Pira – Tesi di laurea nell’ambito della comunicazione sui beni storico-archeologici, architettonici, paesaggistici e naturali del nostro territorio”.

Per il Premio la data del 18 febbraio non è casuale in quanto Pippo La Pira nacque a Lentini proprio il 18 febbraio del 1928. Il “Premio” è promosso dall’Archeoclub di Lentini (di cui La Pira fu stimato e dinamico presidente), in sinergia con l’Ucsi e l’Istituto superiore Gorgia-Vittorini.

Perchè un Premio in memoria di Pippo La Pira? Perchè quest’uomo di cultura, per ben sessant’anni, ha generosamente custodito e diffuso un ricco e interessante patrimonio di storia e vita locale. In particolare, i suoi vecchi articoli sul territorio consentono oggi di rinnovare il ricordo di tanti eventi e di tanti personaggi locali che vivono ancora nei cuori dei lentinesi perchè sottratti alla contagiosa “peste del sonno” della memoria. Sono eventi e personaggi protagonisti dalla seconda metà del secolo scorso e degli inizi del Duemila.

Pippo La Pira a Lentini è unanimemente ricordato per il suo costante e appassionato impegno per la promozione culturale, morale e sociale della sua città.

Sin da adolescente, negli anni della formazione, frequentò le realtà cattoliche della sua città, sopratutto nella parrocchia della chiesa madre.

Nel 1945 fondò a Lentini l’ASCI, associazione scautistica cattolica italiana, divenendone nel 1946 “commissario” del gruppo che raggruppava i reparti scout (“San Mercurio”, “San Sebastiano”, “SS.ma Trinità”) che operavano nelle tre parrocchie lentinesi di allora: S.Alfio, S.Luca e SS.ma Trinità.

Nel 1948 fondò nella sua città il circolo universitario “Pier Giorgio Frassati” della Fuci (federazione universitaria cattolica italiana) e con bolla arcivescovile ne venne nominato presidente. Nel 1953, per circa un anno, fu segretario politico della sezione della Democrazia Cristiana di Lentini.

Il 27 novembre del 1954, con brillante votazione, conseguì la laurea in Giurisprudenza nell’Università di Catania con una tesi sulla libertà di stampa, con riferimento all’articolo 21 della Costituzione italiana e alla successiva normativa.

Nel campo giornalistico, divenne corrispondente del quotidiano “La Sicilia” di Catania dal 5 agosto 1948 e successivamente pure collaboratore della Rai-Tv, del “Corriere della sera” per alcuni anni, de “Il Giorno” di Milano e del nostro settimanale cattolico “Cammino”. Si iscrisse all’Albo dei giornalisti della Sicilia, come pubblicista, il 14 luglio 1953. Nel 1960 ricevette il “Premio Lentini” per il settore del giornalismo. Alla fine della sua carriera giornalistica, fu anche “decano” dei giornalisti della provincia di Siracusa, sino alla sua morte, avvenuta il 5 agosto del 2008.

Sotto l’aspetto professionale-lavorativo, il 1 aprile 1955 venne assunto nella filiale lentinese del “Credito Italiano”, percorrendovi tutti gradi della carriera sino al suo pensionamento del febbraio 1991. L’11 giugno 1976 fu insignito del “Premio Fedeltà al Lavoro”, con medaglia d’oro, promosso dalla Camera di Commercio di Siracusa.

Sotto l’aspetto associativo-sociale, fece parte del Rotary Club di Lentini dal luglio 1970, ricevendone il prestigioso “Premio Paul Harris” nel febbraio 1983 per la categoria del giornalismo. Fu fiduciario del Touring Club di Lentini dal 1965 e consigliere provinciale dal 1989. Fu pure consigliere della sezione lentinese di “Italia Nostra”. Il 29 aprile del 1992 fu nominato “Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme”, ricevendone  progressivamente autorevoli riconoscimenti. Nell’aprile del 1995 l’Archeoclub di Lentini gli assegnò il “Premio Sebastiano Pisano Baudo” per la sua attività giornalistica. Nel luglio del 1997 fu eletto presidente della nuova associazione “Amici di Leontinoi” e nell’ottobre dello stesso anno venne pure eletto presidente dell’Archeoclub di Lentini “Alfio Sgalambro”.

Nel campo delle pubblicazioni, sono numerosi i suoi libri che custodiscono e diffondono a generazioni di lentinesi preziose e appassionate notizie storiche su Lentini e sul suo interessante territorio.

In particolare, nel luglio del 2000 pubblicò un volume sull’arcidiacono parroco dell’ex cattedrale di Lentini mons. Francesco La Rosa (“Pastore e Padre della Chiesa di Lentini”), per i lentinesi a lungo stimatissima guida religiosa, nel trentacinquesimo anniversario della sua morte.

Nel dicembre dello stesso anno Pippo La Pira pubblicò pure una monografia sulla vita dell’avvocato Alfio Sgalambro, noto uomo di cultura lentinese. Nel maggio del 2001 curò la pubblicazione di “La seconda traslazione delle ossa dei martiri di Lentini – Cronaca siciliana del 1517”. Nel gennaio del 2001 pubblicò sue memorie sulla chiesa lentinese di San Francesco di Paola, per promuovere e realizzare il restauro della tela artistica dedicata a San Michele Arcangelo, opera del pittore Francesco Gramignani Arezzi, protagonista del tardo barocco siciliano. Interessante e documentata pure una sua pubblicazione del 2003, “Il partigiano Matteo” sul giovane lentinese Salvatore Lazzara. Numerosi e qualificati, infine, nel dicembre del 1996, i suoi contributi al club lentinese del “Kiwanis International” per la pubblicazione di “Spigolature – Lentini anni ’50 – ’60. “Per ricordare… per non dimenticare”.

Condividi: