SIRACUSA – La pioggia battente ha impedito venerdì scorso, primo di quaresima, che la Via crucis del lavoratore, sindacati, associazioni datoriali ed imprenditori – evento organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato diretto da don Claudio Magro- si svolgesse secondo il programma prefissato che prevedeva l’appuntamento alle ore 19 nella chiesa di S. Giovanni per raggiungere, stazione dopo stazione, passando per piazza S. Giovanni alle catacombe, via S. Sebastiano, largo Rosario Mascali, viale Teocrito, via Piave, Ragusa, la basilica di S. Lucia al sepolcro.
Infatti la via Crucis si è tenuta all’interno della chiesa di S. Giovanni alle catacombe, grazie alla disponibilità del parroco, padre Giuliano Gallone e, nonostante la pioggia, ha visto la presenza dei rappresentanti dei lavoratori, delle associazioni datoriali ed ancora di chi collabora per il “Progetto Policoro”, dell’associazione “Ciao” che si occupa di migranti e curata dai frati maristi, dell’Assostampa. “Non abbiamo potuto raggiungere -commenta don Claudio Magro- il luogo del tragico incidente dov’è morto lo scorso 11 febbraio Raffaele Sicari, ma sono stati vissuti momenti di riflessione durante tutte le stazioni delle Via Crucis, evidenziando il senso di responsabilità e di impegno, ciascuno per la parte che gli compete, per il rispetto della dignità della persona e del lavoro”. Alla Via Crucis ha presenziato anche l’arcivescovo, monsignor Francesco Lomanto, le cui riflessioni sono state incentrate sulla necessità dell’impegno solidale di tutti in un momento particolarmente delicato per il lavoro e l’occupazione nella Diocesi ma più in generale nella provincia di Siracusa.