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La diocesi di Siracusa presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, partecipa all’iniziativa lanciata dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) nel venerdì della Misericordia.

Durante la quale l’Arcivescovo si è recato alle ore 11.00 al cimitero di Siracusa per un momento di raccoglimento e benedizione. L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia. Un modo per esprimere la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore. Il pastore della Chiesa siracusana ha invitato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha partecipato al momento di preghiera: l’arcivescovo ha letto un brano del Vangelo e reciterà un Padre nostro.

Sempre questo venerdì, sul sagrato di san Pietro, papa Francesco durante il momento di preghiera delle ore 18.00, impartirà la benedizione Urbi et Orbi, cui sarà annessa l’Indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica (19 marzo 2020). Il decreto concede a tutti i malati di Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che si uniranno spiritualmente a questo momento di preghiera tramite i media, l’indulgenza plenaria. Il momento di preghiera potrà essere partecipato attraverso i media vaticani e lo streaming sul web. 

“Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera. Rimaniamo uniti e facciamo sentire la nostra vicinanza alle persone più sole, ai medici e al personale sanitario, ai volontari. Ma anche alle autorità che devono prendere decisioni dure, ma per il nostro bene, ai poliziotti e ai soldati che cercano di mantenere l’ordine” ha detto il Pontefice nell’Angelus di domenica.

Il viaggio del Crocifisso miracoloso di san Marcello verso san Pietro per la preghiera di oggi.

Cos’è e qual è l’importanza dell’indulgenza plenaria?

L’Indulgenza plenaria (dal latino plenus) è  quella che libera il peccatore dall’intero fardello della pena temporale figlia dei propri peccati. Se nella confessione viene infatti cancellata solo la colpa (cioè il peccato che abbiamo fatto), con l’indulgenza viene annullata anche la pena (cioè la penitenza che dovremmo affrontare per le brutte conseguenze che abbiamo provocato in noi e negli altri).

Si tratta di una concessione straordinaria che viene fatta in occasioni particolari quali il Giubileo, un’elezione papale come nel caso di Papa Francesco. Prima del 2000 per ricevere l’Indulgenza i fedeli dovevano essere fisicamente presenti in Piazza San Pietro nel momento della benedizione del nuovo Papa, oppure recarsi a Roma in anno giubilare per visitare le Basiliche di Pietro e Paolo.

Consuetudine che venne rotta da papa Giovanni Paolo II, garantendo Indulgenza plenaria anche a quanti erano collegati tramite Radio e Televisione.

(Immagine in evidenza: AgenSir)

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