FRANCOFONTE – Una città sbigottita, amareggiata, profondamente scossa dopo il terribile omicidio accaduto la notte di Pasqua dove a perdere la vita è stato il sedicenne Nicolò per mano di un altro giovane in una serata come tante trascorse nella “via dei Pub”.
Di seguito le riflessioni di chi vive in prima persona le tensioni civiche del momento.
“Il nostro cuore piange Nicolò. Cari cittadini, oggi ci ritroviamo a condividere un dolore profondo e incolmabile, la tragica scomparsa di Nicolò a soli 17 anni. A nome mio personale e di tutta la città, desidero esprimere il più sentito cordoglio alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Questo dramma ci lascia smarriti e ci spinge a riflettere. Colgo questa triste occasione per rivolgermi soprattutto ai giovani e agli adulti. È fondamentale che si rafforzino il dialogo e l’ascolto. Invito tutti i ragazzi che stanno affrontando momenti difficili a trovare il coraggio di parlare. Siate certi che nelle istituzioni, negli amici e nella famiglia potrete sempre trovare un punto di riferimento, dei confidenti pronti ad aiutarvi. Come comunità, abbiamo il dovere di essere vicini a chi soffre, di costruire un ambiente in cui ciascuno si senta accolto e ascoltato. Oggi siamo tutti uniti nel dolore, ma da questa tragedia dobbiamo imparare a costruire un futuro migliore. Mi stringo alla famiglia di Nicolò e rinnovo il mio impegno, come sindaco e come cittadino, per lavorare affinché situazioni così dolorose non si ripetano. Nicolò rimarrà nei nostri cuori, e il suo ricordo sarà il monito per costruire una comunità più solidale e attenta” sono queste le parole che il sindaco Daniele Lentini, al ritorno dall’obitorio dove si trova la salma del ragazzo mortalmente accoltellato nella notte di Pasqua, ha voluto rivolgere all’intera comunità da lui amministrata. Il parroco della chiesa madre Sant’Antonio Abate, don Luca Gallina ha scritto: “Consapevoli che Cristo ha già conseguito la vittoria sul male e sulla morte e che questa vittoria sarà piena e definitiva soltanto alla fine dei tempi, preso atto della situazione di sgomento che stiamo vivendo, dopo esserci consultati con l’Ordinario diocesano, insieme al Sindaco abbiamo deciso di rinviare le manifestazioni esterne tradizionali di Pasqua. Una nuova data e le modalità di svolgimento delle manifestazioni e processioni previste vi saranno eventualmente comunicate nei prossimi giorni”. Il parroco della chiesa San Francesco D’Assisi ha aggiunto: “La Preghiera, i fiori e la candela per affidare al Signore, in questo giorno di Pasqua, il carissimo Nicola, per dare sostegno alla famiglia e alle famiglie coinvolte in questa terribile tragedia. Nicola: in Paradiso ti accompagnino gli angeli, al tuo arrivo ti accolgano i Martiri e ti conducano nella Santa Gerusalemme“. Per l’Associazione Genitori: “Ogni volta che una giovane vita viene spezzata, non è solo una tragedia individuale: è una sconfitta collettiva. È la società intera che perde. E stanotte Francofonte ha perso. Una società che non sa proteggere i suoi giovani, che non riesce a prevenire il degrado, l’emarginazione e la rabbia che generano certi gesti, è una società che ha smarrito la bussola. Ogni accoltellamento, ogni atto di violenza, non è un fatto isolato, ma un sintomo profondo di qualcosa che non funziona più. Con tanta tristezza ci stringiamo al dolore della famiglia del giovane Nicola che questa notte ha perso la vita”.