Giovedì 8 e venerdì 9 maggio, al Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa, si sono svolte le “Giornate di Studio sull’accessibilità nei luoghi di cultura: strategie e buone pratiche per una esperienza inclusiva“, un appuntamento di rilievo nazionale dedicato all’inclusione e all’accessibilità nei luoghi della cultura, utile non solo per le persone con disabilità, di rilevante importanza etica ma anche pratica e organizzativa.

L’iniziativa, promossa   dalla Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana con il Parco Archeologico di Siracusain collaborazione con la Fondazione INDA e l’Associazione Turismo per Tutti, si è proposta come importante occasione di confronto e formazione su strategie, tecnologie e buone pratiche per garantire un’esperienza culturale pienamente accessibile e inclusiva. Il programma di interventi, testimonianze e tavole rotonde con la partecipazione di esperti, istituzioni, professionisti e rappresentanti del mondo accademico e associativo ruotava intorno all’obiettivo centrale dell’iniziativa: riflettere su come rendere i musei e i parchi archeologici realmente accessibili e inclusivi per tutte e tutti.

Tra gli interventi più attesi, quelli del Deputato regionale e  noto pediatra cittadino Carlo Gilistro (“Il punto di vista: psicologo, pediatra, docente e pedagogista”),   Bernadette Lo Bianco, Presidente dell’Associazione Sicilia Turismo per tutti (“Musei per tutti: il ruolo del turismo accessibile nell’esperienza culturale inclusiva”) Aldo Grassini, presidente del Museo tattile statale Omero (che ha incuriosito moslto i presenti parlando di multisensorialità, ponendo semplici quesiti che le persone normodotate non considerano, quali, ad esempio, i ciechi sognano? ), suor Veronica Donatello, Responsabile del Servizio nazionale CEI per la pastorale delle persone con disabilità, Arianna Felicetti, Presidente dell’ISAAC, International Society for Augmentative and Alternative Communication ( che promuove la migliore comunicazione possibile per le persone con complessi bisogni comunicativi).

Durante tutto il convegno è stata effettata la  traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana (LIS).

Condividi: