Referendum 8 e 9 giugno: cinque quesiti e tre opzioni di voto

Referendum 8 e 9 giugno: cinque quesiti e tre opzioni di voto

Frullato di materie al vaglio degli elettori:  lavoro, appalti e cittadinanza per gli stranieri

L’8 e 9 giugno, gli italiani saranno chiamati a votare su cinque quesiti referendari riguardanti lavoro e diritti civili. I temi trattati includono licenziamenti, contratti a termine, responsabilità negli appalti e cittadinanza per gli stranieri. Le cinque schede di diverso colore rappresentano altrettanti ambiti su cui gli elettori saranno chiamati a esprimersi

 

Scheda verde: “Contratto di lavoro a tutele crescenti. Disciplina dei licenziamenti illegittimi. Abrogazione”.
Il quesito propone di abrogare le norme che, in caso di licenziamento illegittimo in aziende con più di 15 dipendenti, prevedono un indennizzo economico anziché il reintegro nel posto di lavoro, fatta eccezione per i casi più gravi di illegittimità. L’abrogazione ripristinerebbe di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, seppur modificato dalla riforma Fornero nel 2012.

Scheda arancione: “Piccole imprese. Licenziamenti e relativa indennità. Abrogazione parziale”.
Il quesito punta a rimuovere il tetto massimo all’indennità prevista in caso di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese. Attualmente, tale indennità non può superare le sei mensilità di stipendio. L’abrogazione di questo limite consentirebbe al giudice di stabilire l’indennizzo sulla base di criteri quali l’età del lavoratore, l’anzianità di servizio e la capacità economica dell’azienda.

Scheda grigia: “Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi”.
Il quesito propone di restringere ulteriormente la normativa sui contratti a tempo determinato, già modificata dal cosiddetto “decreto dignità”. In caso di approvazione, diventerebbe obbligatoria l’indicazione di una causale giustificativa sin dall’inizio del contratto e verrebbe limitata la discrezionalità delle parti nel definire tale causale, rendendo più rigide le condizioni per proroghe e rinnovi.

Scheda rossa: “Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice. Abrogazione”.
La normativa attuale stabilisce che, in caso di infortuni sul lavoro, il committente sia responsabile in solido con l’appaltatore e i subappaltatori, tranne nei casi in cui il danno sia provocato da rischi specifici dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Il quesito propone di abrogare questa eccezione, facendo sì che il committente risponda sempre degli infortuni sul lavoro in ambito di appalti e subappalti, indipendentemente dalla natura del rischio.

Scheda gialla: “Cittadinanza italiana. Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”.
Il quesito propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale necessario per poter richiedere la cittadinanza italiana per gli stranieri maggiorenni extracomunitari. Rimangono invariati i requisiti e i soggetti che possono fare richiesta. Tale durata di cinque anni era già prevista prima della legge 91 del 1992 e, attualmente, è ancora valida per stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani, apolidi e rifugiati.

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