“Don’t stop me now”, “non fermarmi, non fermateci”, canta Freddy Mercury in una mattina assolata di gennaio dentro un basso di via Piave con, alle pareti, foto di visi sorridenti e gente entusiasta all’interno che si appresta a festeggiare il primo compleanno del Centro “CIAO” mentre su un proiettore scorrono le immagini di una Siracusa solidale e ricca di fermento.

Il CIAO è il Centro Interculturale di Aiuto e Orientamento che si trova a Siracusa in via Piave 122, fondato e retto da una piccola Comunità marista – mista, internazionale e interculturale, formata da due fratelli, di cui uno italiano e un venezuelano e da due laiche, una brasiliana e l’altra spagnola che vivono in una casa messa a disposizione dall’Arcidiocesi di Siracusa.

L’idea del Centro CIAO nasce dall’incontro “La Valla,il percorso di un sogno” momento in cui i Fratelli Maristi della Provincia Mediterranea, che raccoglie Italia, Spagna, Libano e Siria hanno celebrato il bicentenario di fondazione della Congregazione fondata da padre Marcellino Champagnat, proclamato santo nel 1999 da Giovanni Paolo II. I maristi, fondati nel 1817, hanno come carisma la visione mariana del mondo proiettata sui piccoli che li ha portati nel tempo alla fondazione di scuole, centri educativi e in missione. Oggi sono presenti in Europa, Africa, Oceania, Asia e nelle Americhe.

Il focus sull’’infanzia e sull’adolescenza ha portato la Provincia marista Mediterranea a puntare l’attenzione sulla questione dei migranti minori non accompagnati arrivati sulle coste della Sicilia e a chiedere alle Diocesi siciliane di poter dare un supporto. L’Arcidiocesi di Siracusa ha raccolto prontamente e con favore la loro richiesta. Inoltre la Fondazione Val di Noto, voluta e sostenuta dalle diocesi di Noto e Siracusa, si è fatta carico di alcuni specifici progetti di integrazione, anche con i fondi dell’otto per mille.

 

Dopo un periodo di dialogo con i vari Enti, di analisi e ricerca è nato il Centro CIAO, un luogo in cui i ragazzi avessero la possibilità di vivere la loro condizione giovanile non rimanendo nei Centri di accoglienza ma inserendosi nel territorio con attività di supporto scolastico e ricreative con l’apporto anche di altre associazioni di Siracusa. Oggi il Decreto Legge 113/2018, il controverso Decreto Sicurezza, ha cambiato le regole anche per i minori non accompagnati, che alla fine del 2018 erano più di 4.700, e di cui, secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, circa 2000 sono diventati maggiorenni nel 2019. Il Centro CIAO, però si è adattato alla nuova situazione offrendo consulenza giuridica e assistenza legale, grazie ad un team di avvocati, lezioni di italiano e potenziamento, aule informatiche, doposcuola ai migranti e ai loro figli. Il CIAO ha voluto intensamente, inoltre, diventare uno snodo di una vasta rete formata da associazioni e Enti come i Servizi Sociali del Comune che collaborano e che in via Piave trovano un luogo di incontro disponibile anche per le loro attività.

Durante la festa per il primo compleanno del Centro CIAO, la Comunità ha illustrato anche la grande avventura degli ultimi tempi. Il regalo che si è fatta – e che ha fatto a Siracusa – per questo importante traguardo: la realizzazione di due appartamenti – con un terzo in arrivo-  che accolgono, nello stile comunitario del Carisma marista, il percorso condiviso di 8 ragazzi migranti e permettendo loro di non perdere la continuità didattica o di tirocinio e di inserirsi e integrarsi nel tessuto produttivo della città.

Le parole dell’Arcivescovo, Monsignor Salvatore Pappalardo, in occasione di questo “primo compleanno” sono sicuramente profetiche: “Il Centro CIAO già dopo un anno ha raggiunto la maggiore età poiché molti frutti ha raccolto in un’ottica di condivisione e collaborazione. Da adesso in poi non può che crescere”.

“Don’t stop me now” : la Chiesa del nuovo millennio, aperta, multiculturale e internazionale che è rappresentata da questo progetto che unisce armoniosamente la Diocesi alla comunità marista, alle associazioni di volontariato, agli Enti Locali parte da qui, alimentata dallo Spirito è pronta a nuove sfide e non si fermerà facilmente.

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